Bus Aps ridotti al lumicino «Ma la città non è più deserta»

22 agosto 2007 - Il Mattino di Padova

di Felice Paduano

 

Padova -

Padova - Da lunedì scorso, la città ha cominciato ad archiviare le ferie. I bus dell’Aps, invece, continuano a passare «ogni morte di papa»: resta in vigore l’orario estivo pre-festivo. In pratica, transitano ogni 25-30 e perfino 50 minuti. Alcuni esempi: il 13 (Altichiero- Terranegra) di mattina parte ogni mezz’ora; al pomeriggio una volta all’ora. Il 16 (San Carlo- Ponte San Nicolò) ogni 25 minuti. Il 19 (Saletto di Vigodarzere-Roncaglia) anche ogni 50 minuti. Il 18 (Sacra Famiglia-Stazione-Ponte di Brenta) viaggia ogni mezz’ora. Solo i numeri 8 e 10 hanno un orario di frequenza più accettabile. Naturalmente, di sera, sulle linee Aps scatta il coprifuoco. E’ la stessa situazione da 15 anni: sindacati e associazioni dei consumatori invitano il Comune e Aps Holding ad investire di più nel trasporto pubblico, anche in base al programma elettorale di tre anni fa del centro-sinistra.

«L’abbiamo già ripetuto cento volte a Flavio Zanonato, Ivo Rossi e al presidente di Aps, Lorenzo Sabbion - sottolinea Stefano Pieretti, coordinatore provinciale dei Cobas - In estate la città non si svuota più come una volta. Gli immigrati restano a Padova e si spostano quasi sempre con il mezzo pubblico. La risposta degli amministratori è sempre la stessa: hanno investito tutto sul tram e non hanno risorse per il trasporto su gomma. Ed il Sir1 continua a non funzionare. Anche ieri mattina è stato utilizzato un dipendente dell’Aps per azionare gli scambi alla fermata Cavaletto perché quelli automatici davano problemi».

Ugualmente duro il commento del segretario provinciale dell’Adiconsum-Cisl. «In questi giorni basta osservare quanta gente c’è alle fermate dell’Aps per constatare i disagi dei passeggeri occasionali e degli abbonati - afferma Roberto Nardo - I bus passano con il lumicino. Secondo me è sbagliata l’intera politica del trasporto pubblico in città e nei paesi della cintura. Nelle periferie arrivano migliaia di nuovi abitanti, mentre la quantità delle corse disponibili resta sempre la stessa. Il tasso d’inquinamento è alto perchè l’offerta del servizio pubblico è troppo bassa».

Lapidaria la risposta dell’Aps. «La città è ancora vuota - afferma Renzo Crestani, direttore dell’ufficio movimento - Non ci sono pesanti disagi. Comunque su alcune linee sono state istituite corse bis».