AZIENDA OSPEDALIERA DI VERONA - LA DIREZIONE INTENDE PROMUOVERE LA MOBILITA' PER 110 OPERATORI SOCIO SANITARI DALLE SALE OPERATORIE
Importante vertenza sindacale all’Azienda Ospedaliera, dove la Direzione ha promosso una delibera che prevede che 110 colleghi Oss delle S.O. di B: Trento e B, Roma verranno a breve obbligati alla mobilità verso altri Reparti e Servizi.
Questo a seguito di un numero rilevante di cause legali che alcuni essi hanno intentato e vinto (siamo già al 2°grado di giudizio) per avere il riconoscimento di una indennità di sala, pari a quella prevista per il personale del ruolo sanitario. La Regione Veneto ha però recentemente, dato indicazioni di risolvere questa vicenda delicata, per timore che una definitiva sentenza dei tribunali (3° livello in Cassazione) rappresenti un precedente che potrebbe anche sollevare una problematica a “valenza nazionale”, in quanto metterebbe in discussione, con eventuali emulazioni sul territorio, “il riconoscimento del ruolo sanitario per gli Oss” su una definizione contrattuale. Pertanto, la Direzione per risolvere..ha deciso la mobilità interna per tutti.
Usb si è da subito attivata promovendo un’assemblea molto partecipata, che ha un po “scompaginato” le intenzioni di tutta la Rsu che sembrava non intendesse impedire questa mobilità di massa, senza precedenti nella nostra Regione (in verità questa vicenda si trascina da anni e le varie Rsu aziendali non hanno voluto porre soluzioni). Da quest’assemblea è emerso, che vi era la disponibilità di tutti di aprire una vertenza Prefettizia, in quanto i dipendenti non accettavano di subire alcuna mobilità, ma nel contempo si voleva anche beneficiare di un Accordo Aziendale che garantisse un’incentivazione economica di pari livello. Ora la Rsu tutta, sembra.. si trovi d’accordo su queste posizioni..anche se è in fase di discussione la quantificazione economica da attribuire. Nel mese di giugno vogliamo la sottoscrizione di un Accordo Sindacale… se il D.G. dott. Caffi non darà la sua disponibilità, la scrivente O.s. attiverà tutti gli strumenti di lotta per sanare questa ingiustizia, che discrimina il reddito di molti lavoratori, a parità di condizioni lavorative.