VICENZA LUNEDI' 22: LA PREVIDENZA E L'ASSISTENZA PUBBLICA NON SI TOCCANO

Vicenza -

NO AI LADRI DI SOGNI E DI FUTURO

La previdenza pubblica appartiene a tutti i cittadini quale diritto costituzionalmente garantito

si prende atto dell’ennesima aggressione nei confronti dei lavoratori pubblici e, nello specifico di quelli degli enti previdenziali, e considera l’azione del Governo Monti come parte di un disegno organico volto allo smantellamento dello stato sociale.

Chiari sono gli obiettivi dell’attuale governo:


SMANTELLARE LO STATO SOCIALE


FAR PAGARE la crisi ai lavoratori, impoverendo tutti i cittadini


AFFOSSARE definitivamente, quel che resta dello stato sociale, mettendo le mani nelle nostre pensioni , nei nostri stipendi, nei nostri diritti


RIDURRE la pubblica amministrazione a semplice burocrazia repressiva

I lavoratori dipendenti stanno affrontando i maggiori sacrifici che la crisi impone, ma i dipendenti pubblici pagano doppiamente tali effetti, perché oltre ai sacrifici che sono chiamati a sopportare come cittadini penalizzati, subiscono pesanti tagli alla spesa pubblica che si traducono nella decurtazione economica dei loro stipendi.

Tagliare di migliaia di unità il personale, ridurre di ulteriori 300 milioni di euro le risorse economiche, dopo i tagli già effettuati con lo SPENDING REVIEW, significa smantellare la previdenza e l’assistenza pubblica a tutto vantaggio delle banche e delle assicurazioni private.


INPS e ex INPDAP, e INAIL sono una grossa ghiotta occasione per mettere le mani sulla più grande concentrazione finanziaria del nostro paese: soldi freschi e subito pronti. Un tesoro da distrarre verso le speculazioni delle banche (fondi pensione) , sottrarlo al controllo pubblico

Ma in Italia, ancora resiste la concezione della previdenza come bene pubblico, finanziato da tutti i lavoratori per tutti i lavoratori, a questo non VOGLIAMO RINUNCIARE: la lotta dei lavoratori dell’Inps, dell’ex Inpdap e dell’Inail non è una lotta corporativa, ma è nell’interesse generale.


Si chiede che siano individuati e denunciati a tutti i livelli, i veri sprechi, noti a tutti e ai lavoratori ma apparentemente invisibili agli occhi della dirigenza e del governo, sensibilizzando l’opinione pubblica attraverso una costante opera di informazione della cruciale e strategica importanza del lavoro svolto dai dipendenti pubblici nell’ambito del processo di sviluppo democratico ed economico del nostro Paese.


I bilanci sono a posto e con larghi margini di utile, sempre che gli enti pubblici insolventi, paghino al fondo ex Inpdap i contributi finora non pagati per i propri dipendenti.

 

Perché programmare una ulteriore riduzione dell’organico quando nel resto d’Europa i dipendenti pubblici del settore sono molti di più? Per ridurre l’operatività e l’efficacia di questi Istituti: esattamente il contrario di quanto l’informazione di governo va dicendo.

Forse che Inps, Inpdap e Inail si possono accusare di scarsa efficienza? Di costi eccessivi? Perché non dicono al paese qual è la differenza di costi di gestione tra i fondi gestiti dagli istituti pubblici e quelli privati?

La verità è che questo provvedimento lungi dal “razionalizzare” la spesa, aggiunge un ulteriore tassello all’opera di distruzione dell’INPS con ex INPDAP e dell’INAIL e all’impoverimento dei suoi dipendenti.


Se taglio deve essere, prima ci devono chiarire quanto ci sono costate le consulenze pagate a peso d’oro, e ancora tutti quegli appalti per servizi che l’Istituto ha sempre gestito in proprio con ottimi risultati e che ora funzionano a singhiozzo (vedi l’informatica),

si licenzi la KPGM pagata centinaia di milioni per una organizzazione che ha mandato nel caos l’INPS, si evitino le costose vetrine pubblicitarie televisive utili solo a gratificare la vanità del presidente dell’INPS.


Per questi motivi, la lotta dei lavoratori Inps e ex Inpdap e Inail a difesa del loro salario, non è solo la loro lotta, ma la lotta di tutti i lavoratori per conservare la previdenza pubblica, contro l’assalto della finanza speculativa internazionale.


NON siamo disposti a farci derubare i sogni e il futuro: i nostri sogni e il futuro dei nostri figli


Basta con i tagli di massa indiscriminati


LA PREVIDENZA PUBBLICA NON SI TOCCA

 

LA RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA

INPS VICENZA


CONVOCA L’ASSEMBLEA DEL PERSONALE

22 ottobre 2012

Dalle 8.30 alle 13,00

presso la sala del comitato provinciale

con presidio-protesta esterno dalle ore 11.


per discutere le misure proposte dal Governo con il DDL stabilità, vergognose ed inaccettabili per i dipendenti pubblici:

 

  • Taglio di 300 milioni di euro agli Enti previdenziali e assistenziali prelevati anche delle risorse previste dall'art. 18 della legge n. 88/89 (i cosiddetti progetti speciali) e destinate alla contrattazione integrativa.

  • Blocco dei contratti esteso al 2017;

  • Blocco dell'Indennità di vacanza contrattuale per il 2013 e il 2014.

  • Taglio del 50% della retribuzione giornaliera per i lavoratori che usufruiscono i permessi relativi alla legge 104/1994 per assistere i parenti invalidi