Venerdì 13 presidio all’ospedale di Vicenza: assunzioni nella sanità pubblica e reddito garantito per tutta l'emergenza Covid-19
La decantata eccellenza veneta della sanità si sta sciogliendo come neve al sole di fronte alla prova del Covid-19, nonostante lo sforzo prodotto da medici infermieri e OSS. Gli ospedali sono in difficoltà e non riescono più a garantire prestazioni che non riguardino il Covid, mentre le case di riposo tornano a essere trappole mortali. Questo accade a fronte di servizi territoriali smantellati nel corso degli anni, come i SISP e i Distretti, di centinaia di posti letto tagliati, di ospedali chiusi o trasformati in uffici amministrativi, delle prestazioni sanitarie pubbliche ridotte in favore delle convenzioni con i privati e, soprattutto, di mancate assunzioni nelle strutture e nelle IPAB.
I sistemi di tracciamento del contagio stanno, purtroppo, fallendo, mentre collassano i Pronto Soccorso e le altre strutture coinvolte. I medici e gli infermieri vengono mandati nelle IPAB, a sostituire il personale colpito dal Covid, strutture dove si segnalano gravi carenze in fatto di DPI e prevenzione. I carichi di lavoro cui è sottoposto il personale tornano a farsi insostenibili, con turni di 12/14 ore sette giorni su sette; mentre aumentano i contagi tra gli operatori e continuano a non essere garantite condizioni di lavoro in sicurezza.
Per uscire dalla pandemia servono assunzioni stabili, il rafforzamento ed una nuova centralizzazione della sanità pubblica, in modo da sottrarla alle guerre tra i governatori di regione. Occorrono: una medicina territoriale funzionante, dei dipartimenti di prevenzione efficienti, DEA rafforzati, più posti letto e la garanzia delle prestazioni ai pazienti non Covid.
Il lockdown, in questo momento, appare necessario e deve essere in grado di sconfiggere il virus senza le pressioni di Confindustria; senza i necessari interventi, però, finirà per aggravare la crisi sanitaria e sociale. Per questo servono anche misure di sostegno al reddito per tutta la fase, che marciano di pari passo con le rivendicazioni in tutela della salute.
Le risorse per fare tutto questo prendiamole alla parte più ricca del paese, tassando grandi patrimoni e multinazionali.
Venerdì 13 novembre dalle 11 alle 13
presidio davanti all'ospedale San Bortolo di Vicenza
USB Vicenza