USB DICHIARA LO STATO DI AGITAZIONE A LA C.A.S.A. DI SCHIO
Al sig. Prefetto di Vicenza
Al Sindaco di Schio
OGGETTO: Dichiarazione dello stato di agitazione; richiesta di incontro di conciliazione e raffreddamento art. 5 sulle Norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e L.83/2000 crt2.comma 2.
Signor Prefetto, la scrivente O.S., con la presente dichiara lo stato di agitazione sindacale di tutto il personale dell’Ipab La Casa di Schio
A tale proposito si è a chiedere con la presente l'incontro di conciliazione e raffreddamento previsto dalle norme citate in oggetto.
Le motivazioni che ci spingono a dichiarare lo stato di agitazione, alla dichiarazione di una giornata di sciopero e, conseguentemente, a chiederle l'incontro sono le seguenti:
La Direzione Ipab intende a breve concludere il rapporto di lavoro con decine di Operatrici Socio Sanitari (Oss) con contratto a tempo determinato, che prestano le le loro funzioni nelle varie strutture di Schio e Montecchio Precalcino. Trattasi in alcuni casi di operatori che lavorano in questo ente da 9, 10 anni e notoriamente riconosciuti per la loro professionalità. Alcuni di essi, non più in età giovanissima e molto probabilmente destinati a rimanere disoccupati. L’ente in questo periodo ha promosso un concorso pubblico a tempo indeterminato al quale gli stessi dipendenti precari hanno partecipato..ma purtroppo non hanno superato le selezioni.
La scrivente, nel merito però, denuncia, la indisponibilità della Direzione nell’aver promosso in questo bando pubblico un percorso, peraltro consentito dalle norme, che avrebbe dovuto agevolare le dipendenti interne, nonostante le nostre le nostre sollecitazioni.
Ribadiamo pertanto Signor Prefetto, che riteniamo francamente inacettabile che per tutti questi anni La Casa abbia mantenuto questi rapporti di lavoro nel precariato, secondo noi non correttamente, per ovvie opportunità di relazione con i dipendenti e ora, se ne disfi, non riconoscendo che sono dipendenti riconosciute per la loro qualità assistenziale dagli ospiti e dai famigliari.
L’Ente ha più volte ribadito che non pùò dare continuità ai rapporti di lavoro precari, superiori a 36 mesi, come previsto dal Job Act. Noi invece pensiamo che si potrebbero trovare delle soluzioni alternative.
La scrivente, con la presente, intende di conseguenza far proprie le rimostranze dei dipendenti, che hanno chiesto il nostro intervento e proprio, per questo intende indire una giornata di sciopero nelle modalità e nei tempi previsti dalle norme vigenti.
Visto le norme vigenti in materia la presente dichiarazione comporta la convocazione delle parti, sindacale e aziendale entro 5 giorni dalla presente, precisando che le norme in materia prevedono che durante il tentativo di conciliazione e raffreddamento le parti non intraprendono atti unilaterali.
Restando in attesa di convocazione ufficiale si porgono distinti saluti.