Tour USB tra i dipendenti pubblici del Veneto per presentare la piattaforma dello sciopero generale
I delegati USB oggi, venerdì 19 maggio, sono stati in giro per gli uffici pubblici del Veneto, per consegnare la piattaforma per lo sciopero generale nazionale di venerdì 26 maggio.
Una giornata dedicata al ritorno negli uffici pubblici, negli ospedali, nelle case di riposo, in ogni luogo dove lavoratrici e lavoratori si prodigano per fornire un servizio pubblico alle persone, servizio che diventa una forma di salario, perché le prestazioni gratuite fornite dallo Stato sono soldi risparmiati dallo stipendio.
Abbiamo incontrato lavoratori e lavoratrici che chiedono un salario dignitoso, condizioni di lavoro in sicurezza, adeguato numero di personale, per poter svolgere al meglio un lavoro utile per i cittadini, per essere orgogliosi di una funzione pubblica essenziale per il paese.
In Veneto le carenze croniche nella sanità, il problema del personale in INPS, le difficoltà di INAIL nelle sedi, sono solo una parte della fotografia di una regione che non è il “paradiso” narrato da una politica che da decenni smantella lo Stato a favore del privato o della eliminazione dei lacciuoli che tanto infastidiscono i ricchi del paese.
Abbiamo parlato con decine di lavoratori di molti posti di lavoro di Venezia, Padova, Treviso, Rovigo, Verona e Vicenza, per presentare la nostra piattaforma di sciopero, che chiede un aumento salariale minimo di 300 euro, assunzioni vere e massive, sicurezza nei luoghi di lavoro .
Convinti che abbassare le armi, diminuendo le spese militari, possa sbloccare le risorse necessarie ad un vero rilancio della PA sia nel Paese che nel Veneto.
Per questo abbiamo invitato lavoratrici e lavoratori ad aderire sciopero generale del 26 maggio, con partecipazione ai presidi confederali previsti.
Esecutivo USB Pubblico Impiego Veneto