Sterilizzazione ai privati. I sindacati insorgono

7 ottobre 2008 - Il Giornale di Vicenza

SANITÀ. Sta per essere definito l’appalto esterno di un servizio ospedaliero che occupa attualmente 19 dipendenti

 

di Franco Pepe

 

Vicenza - La sterilizzazione di strumenti e ausili operatori si farà all'esterno dell'ospedale.
La Servizi Italia di Padova è la ditta candidata ad avere questo appalto dell'Ulss, per svolgere, come fa già per l'azienda ospedaliera di Padova, per lo Iov e altre Ulss venete, un lavoro che a Vicenza finora è stato effettuato all'interno del San Bortolo nella centrale accanto alle sale operatorie.
Tutto il materiale da sterilizzare sarà raccolto e spedito a Padova, da dove tornerà in kit personalizzati.
Il direttore generale Antonio Alessandri sta predisponendo la delibera, collegandosi a una convenzione stipulata lo scorso anno con l'azienda diretta da Adriano Cestrone e utilizzando la "gara" padovana, «per spuntare - dice - prezzi più bassi e fare economia di scala», ma i sindacati protestano, e le due principali sigle autonome, Nursind e Rdb-Cub, promettono battaglia.
Andiamo con ordine. La notizia di questa "esternalizzazione" era già nell'aria, ma l'ufficialità è venuta nell'ultima riunione che Alessandri ha tenuto con i sindacati del comparto.
É qui che è scoppiata la querelle che minaccia di alzare per la prima volta una cortina di ferro fra il dg e le organizzazioni dei lavoratori ospedalieri, incrinando un rapporto che finora, escludendo le contestazioni del lontano 2003 quando Alessandri era appena sbarcato a Vicenza, è stato quasi idilliaco.
L'intenzione di affidare "extra-moenia" un servizio che in questo momento impegna 19 dipendenti (un caposala, tre infermieri, otto operatori socio-sanitari, sette operatori tecnici) Alessandri l'ha spiegata con due ragioni: «La prima è che la nostra centrale è vecchia, logora, e va adeguata alle nuove normative. La seconda è che lo spazio in cui si trova è l'unico che possiamo utilizzare per collocarvi due nuove sale operatorie e consentire la ristrutturazione ormai indispensabile delle sale attuali che vanno avanti da 30 anni».
Il direttore generale ha illustrato anche per quale motivo ha portato solo oggi sul tavolo sindacale una scelta già fatta: «Era agosto, la Regione mi dava solo 20 giorni per formalizzare questa soluzione, e non c'era tempo di convocare i sindacati, anche perché questa è solo materia di informativa non di concertazione».
Ma i sindacati non sono della stessa idea.
Andrea Gregori, segretario provinciale del Nursind, sbotta: «Non c'è stata la volontà di discutere. A noi questo metodo di dover prendere atto di una decisione già presa non piace. Alessandri ha scambiato il torpore estivo dei rapporti sindacali con l'assenza completa di relazioni. Noi ad agosto c'eravamo. La verità è che i servizi appaltati all'esterno sono molto più costosi di quelli gestiti all'interno».
Anche Germano Raniero, segretario Rdb-Cub, è arrabbiato, e denuncia altre prossime "esternalizzazioni" di area vasta «che vengono avanti a scapito del personale interno»: «C'è l'appalto, in mano ad Arzignano, del portierato, del front office e delle pulizie, e c'è - continua il segretario - l'appalto calore per il quale è capofila Vicenza, che consentirà alla ditta vincitrice di assumere 30 persone. Gli altri possono farlo, noi no».