Sfratto rinviato a Mestre, Asia USB chiede investimenti seri nell’edilizia residenziale pubblica
Giovedì 28 luglio abbiamo ottenuto il secondo rinvio dello sfratto di un'inquilina di Mestre che doveva lasciare l'alloggio per morosità incolpevole dopo aver perso il lavoro durante la pandemia.
Asia USB Venezia, con il supporto del Fronte Comunista e del Fronte della Gioventù Comunista era al fianco dell'inquilina e grazie alla solidarietà di tutti siamo riusciti ad ottenere questa vittoria.
Sappiamo però che si tratta di una vittoria temporanea, inserita in un processo più ampio di aumento degli sfratti e dell'acuirsi dell'emergenza abitativa nel Comune di Venezia così come nel resto d'Italia.
In questo contesto il Comune di Venezia non fornisce soluzioni valide alle circa 2000 famiglie a rischio sfratto, e la Regione dà l'ok ad Ater Venezia per vendere quasi mille alloggi.
Gli sfratti vanno bloccati subito, le vendite del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, autorizzate dalla Regione, fermate. Servono investimenti seri nell'edilizia residenziale pubblica, iniziando a considerare le case popolari come un diritto e non un bene per fare profitto. Il Comune deve poi requisire gli alloggi sfitti di ATER e dei grandi proprietari e inserirli in un piano di assegnazioni straordinarie per affrontare l'emergenza abitativa.
È necessario creare un fronte di lotta di lavoratori, disoccupati e studenti, per la casa e per tutti i diritti negati, come il lavoro, l'istruzione e la sanità, contro la privatizzazione e l'aziendalizzazione dei servizi.
BASTA CASE SENZA PERSONE, BASTA PERSONE SENZA CASA!
Asia USB Venezia