SETTIMANA DI MOBILITAZIONE NELLA CATENA PRIX
DENUNCE, PROCEDIMENTI DISCIPLINARI, PER I LAVORATORI CHE SCIOPERANO
APPALTI RIMESSI IN DISCUSSIONE E 70 LICENZIAMENTI
Da mesi è in corso una vertenza aziendale difficile che vede la proprietà decisa a non arrivare ad un accordo.
Calpestate le regole minime: arbitrari inquadramenti e classificazione del personale costretti a lavorare 53 ore settimanali e senza alcun riconoscimento; turni settimani e riposi comunicati all'ultimo minuto; pause pranzo prolungate, in alcuni negozi superano le 3 ore, che di fatto costringono il lavoratore ad essere presente sul posto di lavoro dalle 6,30 alle 21; mancato riposo di 11 ore consecutive; nessun riconoscimento del buoni pasto; nessuna regolamentazione per i trasferimenti tra negozi; nessuna pianificazione del diritto al congedo ordinario.
Con il subentro nella gestione dei magazzini PRIX si disconosce l'accordo raggiunto con la cooperativa . I 70 lavoratori licenziati sono sostituiti con nuove assunzioni grazie alle norme del Job Act.
QUESTA SITUAZIONE A DATO IL VIA A LOTTE E SCIOPERI.
NEI NEGOZI COMINCIANO SCARSEGGIARE LE MERCI E LA REAZIONE DELLA FAMIGLIA FOSSER, PROPRIETARIA DELLA CATENA, E' PESANTE: DENUNCE E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI PER CHI LOTTA E SCIOPERA.I PADRONI OLTRE ALL'ABOLIZIONE DELL'ART 18 VOGLIONO ABOLIRE IL DIRITTO DI SCIOPERO.
Per queste ragioni U.S-B. e il Sindacalismo di Base hanno indetto una settimana di lotta nella catena PRIX .
Quello che sta accadendo al PRIX succede anche in altri posti di lavoro.C'è in atto il tentativo di ridurre i lavoratori a soggetti senza dignità e senza diritti.
Nella grande distribuzione alimentare è in corso una ristrutturazione e una concentrazione del potere in poche mani: dopo la fuga del BILLA e la scomparsa di alcuni marchi siamo assistendo al fallimento di SISA, di COOPCA, alla chiusure di punti vendita CONAD, METRO al ridimensionamento di COOP E AUCHAN.
In molti supermercati, nella logistica, nelle cooperative le regole del Job Act hanno vinto: si lavora 7 giorni su 7, la retribuzione è pagata con i voucher, assunzioni con contratti di formazione, stage. A queste condizioni di lavoro non sfugge nessuno in particolare i giovani .
Ma non tutti accettano, le ribellioni cominciano ad estendersi. e in molti ricominciano ad alzare la testa e rivendicare lavoro e diritti.
In queste settimane la reazione dei padroni è stata rabbiosa nei confronti di chi non ha accettato di lavorare piegando la testa e per questo la risposta sono stati i licenziamenti, le denunce e le cariche della polizia.
Il padrone Cestaro a Dueville minaccia di usare camorristi e armi per sconfiggere gli scioperanti: metodi di ieri...e di oggi!.
SOSTENERE LE LOTTE DEI LAVORATORI DEL PRIX, DEI LAVORATORI DELLA LOGISTICA DELLE COOPERATIVE SIGNIFICA LOTTARE PER I DIRITTI DEI LAVORATORI E CONTRO LA PRECARIETA'.
SUBITO IL RITIRO DEI LICENZIAMENTI E DEI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI.