SCANDALOSA ARPAV

Non pagata l'indennità di tutela che la legge, assieme al contratto, aveva assegnato ai tecnici della prevenzione.

Non si considera la difesa dell'ambiente come parte della difesa della salute, nella regione dello scandalo PFAS

Venezia -

Con una comunicazione surreale che cita una “associazione di categoria” (ASSOARPA) che non ha incarichi di contrattazione e che “scimmiotta” confindustria con dirigenti pubblici, ARPAV ha deciso di non pagare le indennità di tutela alle figure professionali come i tecnici della prevenzione e sicurezza, come previsto dal CCNL Sanità sotto cui ricadono i lavoratori della agenzia.

Non si riconosce un ambito sanitario e si disconosce il concetto globale di salute, che la stessa OMS/WHO definisce, che comprende l’ambiente come parte integrante del nostro benessere.

Si disconosce un contratto nazionale di riferimento e si umilia una professione che è l’asse portante del servizio della agenzia, il controllo e la prevenzione.

USB è pronta alla lotta e utilizzerà ogni strumento, dallo stato di agitazione, allo sciopero, arrivando fino alle istituzioni regionali e nazionali, per far valere un diritto violato in maniera palese. Abbiamo già diffidato la direzione a proseguire con questo blocco nella erogazione degli arretrati che tocca i mille euro a persona.

Inviteremo i lavoratori a scioperare fin dal 2 dicembre con un motivo in più che si aggiunge a quelli già gravi del carovita che attanaglia il nostro paese-

Con una comunicazione surreale che cita una “associazione di categoria” (ASSOARPA) che non ha incarichi di contrattazione e che “scimmiotta” confindustria con dirigenti pubblici, ARPAV ha deciso di non pagare le indennità di tutela alle figure professionali come i tecnici della prevenzione e sicurezza, come previsto dal CCNL Sanità sotto cui ricadono i lavoratori della agenzia.

Non si riconosce un ambito sanitario e si disconosce il concetto globale di salute, che la stessa OMS/WHO definisce, che comprende l’ambiente come parte integrante del nostro benessere.

Si disconosce un contratto nazionale di riferimento e si umilia una professione che è l’asse portante del servizio della agenzia, il controllo e la prevenzione.

USB è pronta alla lotta e utilizzerà ogni strumento, dallo stato di agitazione, allo sciopero, arrivando fino alle istituzioni regionali e nazionali, per far valere un diritto violato in maniera palese. Abbiamo già diffidato la direzione a proseguire con questo blocco nella erogazione degli arretrati che tocca i mille euro a persona.

Inviteremo i lavoratori a scioperare fin dal 2 dicembre con un motivo in più che si aggiunge a quelli già gravi del carovita che attanaglia il nostro paese-