SANITÀ: MARTEDI 17 LUGLIO GIORNATA DI MOBILITAZIONE CONTRO LA SPENDING REVIEW INIZIATIVE IN TUTTE LE PRINCIPALI CITTÀ ITALIANE E DEL VENETO

Padova -

"NON PAGHEREMO IL VOSTRO DEBITO CON LA NOSTRA SALUTE!”, è lo slogan della giornata nazionale di mobilitazione indetta da USB contro la spending review, che taglia in modo drastico gli investimenti sulla sanità pubblica e cede ulteriori servizi ai privati aprendo anche la strada ad esuberi e licenziamenti per migliaia di lavoratrici e lavoratori.

In tutte le regioni e nelle principali città italiane, da Verona a Cosenza, USB ha dato vita a decine di assemblee, presidi, volantinaggi, sit-in e blocchi stradali per denunciare che dietro una operazione di apparente revisione degli sprechi si nasconde una delle più pesanti manovre finanziarie, l'ennesima fatta di soli tagli lineari al servizio sanitario pubblico, che comprometterà definitivamente il diritto alla salute nel nostro Paese e cancellerà migliaia di posti di lavoro.

Anche in Veneto assisteremo ad ulteriori tagli di posti letto. L' Assessore Regionale Coletto bluffa quando assicura che siamo in regola nel rapporto residenti-posti letto: il rapporto dovrebbe essere di 3,7 mentre siamo a 4,1 posti letto ogni mille abitanti. Già numerosi sono stati gli accorpamenti di reparti nelle varie Ulss che hanno mascherato la riduzione dei posti e molti altri sono previsti dalle schede della Regione. Il direttore generale dell'azienda Ospedaliera di Padova, Adriano Cestrone, è stato al riguardo inequivocabile: infatti ha dichiarato a Il Mattino di Padova, che la “scheda” per la sanità della città parla di 976 posti letto nel nuovo ospedale, quindi 595 in meno di quelli disponibili un anno fa! “La manovra Monti si scrive spending review, ma si legge taglio ai servizi e licenziamento dei lavoratori, ha dichiarato Gabriele Raise rsu USB dell'azienda ospedaliera padovana durante la conferenza stampa tenutasi ieri in via Giustiniani. Dunque i 5 mila lavoratori pubblici da tagliare in Veneto, per l'area sanitaria temiamo siano 2-3 mila persone in mobilità, sono solo un triste anticipo che non ci sorprende: questi capitoli erano già previsti dal rapporto Giarda del settembre 2011.”

Numerose le città che hanno visto delle iniziative di USB: lavoratori e delegati del sindacato hanno organizzato sit-in, conferenze stampa, esposto striscioni e volantinato a Verona, Vicenza, Padova, Mestre e Cittadella.

"Contro i tagli che affossano il welfare e i servizi pubblici, e che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro, continueremo in tutte le sedi e in tutti i territori, la nostra mobilitazione".