Raccolta del verde, si faccia chiarezza sull'affidamento dei lavori
In scadenza, il prossimo 3 dicembre, la proroga dell’appalto del ritiro del verde di Ecoambiente attualmente gestita da Servizi ecologici Delta e Adigest. L’Unione sindacale di base del Polesine chiede chiarenti ai vertici aziendali riguardo sia alla futura gestione del servizio, sia al destino dei dipendenti poiché il timore è di una serie di microaffidamenti che "non sarebbero funzionali né allo svolgimento dell’attività né dei lavoratori attualmente impiegati"
Rovigo - Sta per scadere, il prossimo 3 dicembre, la proroga dell’appalto per la raccolta del verde attualmente gestito dall'Ati di Servizi ecologici delta e Adigest per conto di Ecoambiente. L’unione sindacale di base del Polesine (Usb), sindacato indipendente nato nel 2010, mette le mani avanti schierandosi in difesa dei lavoratori, poiché allo stato attuale non risulta sia stato indetto un nuovo appalto.
“Abbiamo chiesto più volte un incontro con Giuseppe Romanello, il direttore, ma fino ad ora non ne abbiamo ottenuto uno” spiega Fabrizio Leccioli portavoce di Usb. Leccioli poi fa presente la notizia di un utilizzo di personale della cooperativa Coccinella di Badia Polesine, finora non coinvolta nel servizio di raccolta del verde, in affiancamento ai lavoratori delle aziende succitate nell’intendo di organizzare il servizio in quanto detta cooperativa sarebbe stata direttamente incaricata da Ecoambiente nel servizio.
L’Unione sindacale di base si chiede se Ecoambiente abbia indetto un bando di gara o abbia deciso affidamenti diretti a più imprese data l’importanza economica dell’appalto e le conseguenti norme di legge che lo regolano.
“Chiediamo chiarezza sia come contribuenti per sapere come verrà gestito il servizio del verde, se faranno un nuovo bando, o se vi sarà un affidamento diretto - conclude Leccioli - sia come sindacato perchè vogliamo tutelare i lavoratori dell’azienda”. Il timore è quello di uno spezzettamento dell'appalto in microaffidamenti che non sarebbero funzionali allo svolgimento dell’attività di raccolta del verde, né alla sicurezza ambientale ed economica dei lavoratori. Sempre per tutelare i lavoratori Usb chiede che quelli impiegati attualmente nel servizio siano assorbiti come previsto da eventuali aziende subentranti nell’Ati
(tratto da RovigoOggi.it: