POLICLINICO DI ABANO TERME: proclamato lo stato di agitazione
Al Signor Prefetto
PADOVA
AL DIRETTORE
CASA DI CURA POLICLINICO ABANO TERME spa
Abano Terme
e, p.c. Alla Commissione di Garanzia
per l’attuazione dello Sciopero
nei Servizi Pubblici essenziali
ROMA – fax 06-67796408
OGGETTO: Dichiarazione dello Stato di agitazione; richiesta incontro di conciliazione e raffreddamento. Legge 146/90 e successive modificazioni.
Signor Prefetto, la scrivente O.S. con la presente, dichiara lo stato di agitazione sindacale e chiede l’incontro di conciliazione e raffreddamento previsto dalle norme citate in oggetto.
La Casa di Cura in indirizzo pur essendo di proprietà privata è sottoposta alla legge in oggetto.
Le motivazioni che ci spingono a dichiarare lo stato di agitazione e l’eventuale dichiarazione di sciopero sono le seguenti:
Mansioni superiori: Gli operatori socio sanitari della Sala operatoria, del Pronto Soccorso (sono costretti a uscire in ambulanza per gestire i codici gialli) sono tenuti a svolgere funzioni infermieristiche. Di notte e i festivi gli autisti e operatori socio sanitari devono svolgere funzioni da gessisti (funzione medica). Molti medici sono assunti con contratto da “assistenti” e svolgono invece funzioni da medico aiuto. (l’assistente medico dovrebbe supportare un medico aiuto e non svolgere funzioni autonomamente, come invece fanno).
Terapia intensiva: I 4 infermieri della terapia intensiva in turno, devono accudire fino a 15-16 pazienti. Per adempiere alle norme della sicurezza per pazienti e operatori (come previsto nella sanità pubblica) sarebbero invece necessario un infermiere ogni due pazienti. Ancor più grave la situazione dei medici: un solo anestesista è presente in turno ed è tenuto a gestire durante i festivi e le notti, le urgenze di tutti i reparti e i codici rossi del pronto soccorso. Per capirci ancora, nella sanità pubblica invece sono previsti nelle piante organiche 2 anestesisti per ogni turno con gli stessi posti letto.
Gravi problematiche relazionali: esistono nella struttura ospedaliera gravi problematiche relazionali tra Direzione e dipendenti; i lavoratori ci riferiscono di centinaia di procedimenti disciplinari negli ultimi tre anni…non esiste un ufficio risorse umane che possa ascoltare le difficoltà dei Reparti e Servizi per porre delle mediazioni. Funziona bene invece il metodo delle “minacce e intimidazioni” e viene promosso con coloro che rivendicano un minimo di dignità e sicurezza lavorativa. Segue______>>>>
Ricoveri ospedalieri: il 90% dei ricoveri sono programmati e extraregionali per ovvi motivi economici. Questo determina l’intasamento frequente del Pronto Soccorso, con pazienti “parcheggiati” in quel Reparto d’accesso su letti e barelle anche per due giorni.
Servizio di Radiologia: la Direzione ha imposto che diversi esami radiologici anche ad alto rischio (invasivi), vengano effettuati senza la presenza necessaria del medico radiologo.
Carichi di lavoro: in diversi reparti i dipendenti sono soggetti a condizioni lavorative veramente difficili in quanto non viene riconosciuta la reale quantificazione dei loro carichi di lavoro. E ovviamente non vengono implementate con personale aggiuntivo le piante organiche.
Comportamento riguardante le relazioni sindacali: la scrivente o.s. ha chiesto più volte di incontrare la direzione aziendale ma questa si è sempre rifiutata. Vale la pena di ricordare che la scrivente ha numerosi iscritti sia tra il personale medico che infermieristico e assistenziale.
Visto le norme vigenti in materia la presente dichiarazione comporta la convocazione delle parti, sindacale e aziendale entro 5 giorni dalla presente, precisando che le norme in materia prevedono che durante il tentativo di conciliazione e raffreddamento le parti non intraprendono atti unilaterali.
Restando in attesa di convocazione ufficiale si porgono distinti saluti.