Padova: blocchiamo tutto. Cambiamo tutto! Assemblea pubblica con José Nivoi: domenica 26 ottobre, ore 17.30, AltrAgricoltura NordEst, Via Tassinari, interno 1

Padova -

Ci hanno venduto una tregua fragilissima come se fosse la pace in Palestina. Ci hanno detto che scendere in piazza, scioperare, mobilitarci non serviva a nulla, perché ci avrebbe pensato il governo a portare gli aiuti umanitari a Gaza. Gli ultimi giorni hanno già dimostrato che non c'è pace possibile senza che Israele venga costretto a rispettare il diritto internazionale e senza che il progetto sionista venga fermato. Nel frattempo, il governo italiano e l'Unione Europea continuano i loro progetti di riarmo, repressione e criminalizzazione delle proteste con la scusa dell'antisemitismo. Dei nostri diritti, così come di quelli del popolo palestinese, non gliene importa nulla.

Gli ultimi mesi hanno però aperto una possibilità differente. La riuscita di due scioperi generali in pochi giorni e i milioni di persone che si sono riversate nelle piazze di tutto il Paese, bloccando porti, stazioni ed autostrade, segnalano un risveglio molto forte della voglia di cambiamento. L’opposizione parlamentare non è stata in grado farsi interprete di questa spinta ed ora non dobbiamo consentirgli di imbrigliarla nelle vecchie logiche che portano alla sconfitta e alla smobilitazione. C’è la possibilità di scrivere una pagina completamente nuova e non dobbiamo lasciarci intimorire.

La solidarietà al popolo palestinese deve restare la priorità e dobbiamo continuare a boicottare e sanzionare l’economia israeliana, in modo sempre più capillare, a cominciare dal blocco del commercio delle armi con Israele. Ma è arrivato il momento di allargare il nostro sguardo alle politiche di riarmo, sapendo che “non vogliamo lavorare per la guerra”. Dal rifiuto di collaborare con le operazioni belliche all’obiezione di coscienza verso le attività che alimentano il settore militare: è il momento di organizzare una mobilitazione permanente che impedisca al governo Meloni di trascinarci verso la guerra. Per farlo abbiamo bisogno di collegare la lotta contro la guerra agli effetti sociali del riarmo: i bassi salari, l’aumento dello sfruttamento, la precarietà, il taglio dei servizi pubblici, il carovita.

È ora di costruire un ampio fronte popolare contro il governo Meloni che non svenda la straordinaria partecipazione di queste settimane. Come Unione Sindacale di Base, assieme a Potere al Popolo e al CAU Padova invitiamo tutte e tutti ad un'ASSEMBLEA PUBBLICA per ragionare insieme su come procedere da ora in avanti. Sarà con noi José Nivoi, lavoratore portuale del CALP/USB Genova e membro dell'equipaggio della Global Sumud Flotilla.