OSPEDALI DI COMUNITA': "CONFLITTUALITA' " TRA REGIONE E COMUNE DI VICENZA, MA A RIMETTERCI SARANNO I CITTADINI.
Da alcuni giorni assistiamo alle varie prese di posizione, riportate sui media, del Sindaco Variati, l’assessore regionale Coletto, del sig. Bellotto della Cisl,in merito al contenuto della delibera regionale n.1111 del 1 luglio 2014. Con tale provvedimento non si autorizza la struttura di Monte Crocetta, gestita da Ipab Vicenza, ad accogliere i 15 posti letto di “Ospedale di Comunità”. Un conflitto fra Regione Veneto e Comune che rischia, come ha dichiarato il sindaco Variati, di far morire l’Ipab Vicenza. Manca ad oggi, sebbene vi fosse un impegno verbale, l’accordo di programma condiviso per un futuro certo della più grande Ipab regionale. Anche i cittadini non sono stati informati delle conseguenze che ne derivano dalla decisione della Giunta Regionale: gli Ospedali di Comunità fanno parte del progetto previsto nel piano socio sanitario; ospedali dove è previsto il ricovero dei pazienti che necessitano di un periodo di riabilitazione post dimissione. La Giunta Regionale ha deliberato che dopo i primi 30 giorni di ricovero, nel corso dell’anno ,ci debba essere una compartecipazione alla spesa. La continuità assistenziale del paziente a Monte Crocetta quindi, prevede l’esborso di 30 euro giornalieri che diventano 45 dopo i 60 giorni.
Per USB la scelta di far pagare un servizio di assistenza sanitario non è accettabile.
Altro aspetto preoccupante riguarda l’amministrazione complessiva degli ospedali di comunità ai quali la Regione lascia libera scelta di gestione: potrebbero quindi essere gestiti da enti pubblici e/o privati, cooperative o compartecipate, quest’ultime che vincono solitamente gli appalti su presentazione di offerte a maggior ribasso.
Riteniamo che la modalità della gestione dei servizi sanitari debba essere portata ad un tavolo provinciale partecipato da tutte le realtà locali sia politiche, sociali che cittadine, per mettere tutti a conoscenza delle ripercussioni che potranno derivare dall’applicazione delle decisioni assunte dalla Giunta Regionale.
Da mesi USB denuncia la volontà della Regione Veneto e delle politiche nazionali di voler far ricadere sui cittadini i costi sanitari, a discapito della garanzia di qualità dei servizi.
USB E' A FIANCO DEI CITTADINI CONTRO LA POLITICA DI SVENDITA DEL SERVIZIO SANITARIO, CONTRO LA POLITICA CHE VUOLE TRASFORMARE IL DIRITTO ALLA SALUTE IN UN SERIZIO A PAGAMENTO!