No al collegato al lavoro, No alla disdetta dei contratti.
Si all’organizzazione e alla lotta dei lavoratori
contro la crisi economica.
A Vicenza la disoccupazione in aumento: 20 mila. unità, un giovane su tre non trova lavoro (due su quattro per le donne), un calo del 5,6% della produzione…. migliaia di precari e “neri” e ci raccontanoche la crisi è passata.
Qualche assunzione a tempo determinato fa gridare al miracolo, poco importa che per circa 50 mila lavoratori sta terminando la cassa integrazione, che migliaia di famiglie non ce la fanno arrivare a fine mese e sono strozzati dai mutui.
QUESTA REALTA’ SOCIALE E’ ACCURATAMENTE MINIMIZZATA
In questi giorni il senato ha approvato il famigerato COLLEGATO AL LAVORO che altro non è se non un via libera ai padroni per assumere e licenziare senza rispetto dei diritti dei lavoratori: i nuovi assunti devono accettare che non si rivolgono ai tribunali in caso di licenziamento illegittimo, chi ha problemi fisici può essere cacciato a casa, il part time potrà essere modificato o revocato a seconda delle esigenze dell’azienda. SE VUOI LAVORARE NON TI POSSIAMO GARANTIRE I DIRITTI questo ci dicono.
ORA QUESTO “COLLEGATO” PASSERA’ ALLA CAMERA.
SI PUO’ ANCORA IMPEDIRE LA SUA APPROVAZIONE.
Intanto i padroni vogliono più sgravi fiscali, disdicono i contratti nazionali, Marchionne e Federmeccanica in testa, approfittano della crisi per sistemare i conti con i diritti dei lavoratori. Ci vogliono divisi prechè hanno paura che ci rifiutiamo a essere vittime sacrificali. I sindacati tradizionali o sono complici (cisl e uil) o concertativi (cgil) di fatto non vogliono il conflitto con padroni e governo Governo, padroni, sindacati non vogliono che la disperazione individuale diventi conflitto collettivo organizzato. USB al contrario invita i lavoratori ad organizzarsi.
IMPEDIAMO IL MODELLO FIAT MERCOLEDI’ 6 OTTOBRE ORE 17,30 PRESIDIO CONFINDUSTRIA A VICENZA Piazza Castello. CONTRO PADRONI E GOVERNO CHE CI VOGLIONO POVERI E RICCATTABILI.
In questi ultimi anni 140 miliardi sono passati dalle tasche dei lavoratori e cittadini alle tasche dei padroni.
PER -DIRITTO DI CONTINUITA’ DELLO STIPENDIO, DEL REDDITO, DELLE PENSIONI, aumento del periodo di cig e mobilità, aumento a 1000 € del reddito CIG e mobilità -RINNOVO DEI CONTRATTI NAZIONALI
-MENO TASSE NEI SALARI, NELLE PENSIONI,
-LOTTA DURA A EVASIONE FISCALE, GRANDI PATRIMONI, AI FURBETTI.
Nella nostra provincia l’evasione fiscale è altissima, vedi la cricca di Arzignano