Ministero della salute di Venezia: una bella giornata di mobilitazione con USB!
Una vertenza per la salute e la sicurezza per i lavoratori che lavorano per il benessere pubblico.
Nella giornata del 19 marzo u.s. l’assemblea indetta da USB per tutto il personale dell’USMAF/SASN e UVAC-PCF del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige ha avuto al centro dell’attenzione la sicurezza dei posti di lavoro e la tutela della salute di chi ci lavora.
E’ stato ripreso il tema dell’annunciato spostamento del personale amministrativo della sede di Venezia presso locali individuati dall’amministrazione al Porto di Marghera, trasferimento ventilato in ragione di una razionalizzazione degli spazi attualmente occupati e in un’ottica di risparmi di spesa, ipotesi per la quale, a fine novembre 2023, l’USB aveva chiesto un incontro con la dirigente per rappresentare le numerose criticità sollevate dal personale coinvolto e la contestuale esibizione di dati relativi sia alle caratteristiche e all’economicità dei nuovi spazi individuati, sia alle rilevazioni ambientali riferiti all’area dei nuovi uffici individuati. La richiesta, per mesi rimasta inevasa, ha avuto una risposta informale dalla medesima dirigente prima dell’apertura dell’assemblea, la quale ha fatto sapere che l’annunciato trasferimento sarebbe stato al momento sospeso, per la risoluzione di problematiche attualmente più urgenti.
Nel corso dell’assemblea, si è affrontato anche il problema della mancanza di un RLS di sede, dell’invalidazione irrituale e illegittima della elezione da parte della dirigente e dell’importanza del rappresentante dei lavoratori tra i soggetti impegnati nel sistema che provvede alla sicurezza e alla tutela della salute dell’Ente.
USB ha anche annunciato, nel corso dell’incontro, l’imminente somministrazione di un questionario anonimo, per la rilevazione dello stress lavoro correlato, indagine che di norma costituisce una prerogativa del datore di lavoro che però risulta spesso inadempiente nell’analisi delle componenti psico-fisiche generate ad esempio da carichi di lavoro troppo elevati, da condizioni di conflitto/tensioni spesso presenti nelle dinamiche tra figure dirigenziali e personale o tra gli stessi lavoratori, da mortificazioni delle aspirazioni personali e professionali del personale.
L’incontro ha dato l’occasione ai referenti nazionali di USB di informare il personale anche in merito all’esito degli ultimi incontri sindacali presso il Ministero, in tema di smart working, progressioni economiche, famiglie professionali e passaggi di area.
L’assemblea si è conclusa con un presidio, tenuto all’esterno della sede, nel corso del quale attraverso un volantino l’USB ha cercato di sensibilizzare la cittadinanza sull’ipotesi di trasferimento del personale amministrativo della sede in locali al Porto di Marghera, fatto che andrebbe ad acuire quello spopolamento di servizi pubblici di cui soffre chi abita il centro storico di Venezia. Le preoccupazioni del personale sono state condivise da molti veneziani che hanno assistito al presidio e veicolate attraverso la stampa da un articolo apparso in data 20 marzo su un quotidiano locale.
Gli interessi di un’amministrazione non possono prescindere dalla tutela della salute psico fisica di lavoratrici e lavoratori. La carenza di trasporti pubblici utili a raggiungere la nuova sede di Porto Marghera e l’assenza di locali dove poter fruire della pausa pranzo sono solo alcune delle preoccupazioni del personale allarmato dall’annuncio di futuri spostamenti.
USB chiederà la formalizzazione di quanto informalmente dichiarato dalla dirigente prima che avesse inizio l’assemblea.
USB PI rimane a fianco ai lavoratori e alle lavoratrici per tutelare la loro salute, per ottenere rassicurazioni sulle condizioni di salubrità dei luoghi di lavoro, per ottenere sicurezza e dignità!
Esecutivo Regionale USB PI Veneto