LA LOTTA DEI LAVORATORI LICENZIATI DALLA SOLIMAN DI MALO NON SI ARRESTA
Gli ex lavoratori delle Fonderie Soliman di Malo manifestano in questi giorni davanti al Tribunale di Vicenza per chiedere che venga fissata immediatamente l’udienza per la discussione del loro licenziamento.
A distanza di un anno la causa contro la Soliman è ancora "sospesa", ovvero dopo una prima udienza tenuta il 17 settembre 2013 il magistrato non ha, a tutt’oggi, fissato un’altra udienza. Che fine hanno fatto le norme che avrebbero dovuto servire a sveltire le cause???!!
I lavoratori della Soliman sono stati licenziati per “ristrutturazione aziendale”.
Questa è la formula utilizzata quando il mercato del lavoro non frutta più al padrone grandi guadagni e si sceglie quindi di licenziare i lavoratori per diminuire i costi del personale e sfruttare chi resta, attraverso il lavoro straordinario, a condizioni e carichi di lavoro pesanti e utilizzare le formule contrattuali per nuove assunzioni che significano precarietà, salario minimo, ma…… meno contributi a carico dei padroni.
Per U.S.B. la ristrutturazione aziendale si fa attraverso investimenti in ricerca e nuove tecnologie, aumentando il lavoro e la qualità della produzione e non sulla pelle dei lavoratori.
I lavoratori della Soliman, come tanti altri lavoratori, sono stati mantenuti con gli armonizzatori sociali, ma sono arrivati alla fine del percorso assistenzialista!
LAVORO E DIGNITA’
Sono le richieste!
UNIRE LE LOTTE DEI LAVORATORI E DEI CITTADINI CONTRO CHI, IN NOME DELLE RIFORME E DELLA SPENDING REVIEW, VUOLE FARCI PAGARE LA CRISI ECONOMICA.