IPAB Vicenza, ripreso un dialogo costruttivo tra Unione Sindacale di Base e direzione
Dialogo costruttivo tra i rappresentanti dei lavoratori della USB e la direzione dell'IPAB Vicenza. Due incontri avvenuti di recente sono serviti a comprendere le reali intenzioni dell'amministrazione. Infatti abbiamo constatato che gli sforzi della nuova direzione, nelle persone della dott.ssa Bergozza e del responsabile del personale dott. Vianello, stanno prendendo una strada da noi condivisa: al centro della volontà di miglioramento c'è il benessere organizzativo e la reinternalizzazione dei servizi.
L'eredità lasciata da anni di malaorganizzazione hanno prodotto un’enorme quantità di ferie e di banca ore; basti questo ad indicare una inadeguata, a dir poco, programmazione del lavoro. È mancata una organizzazione efficiente che restituisse un senso funzionale alle proprie fatiche. Con questo carico il personale turnista si è trascinato fino al tempo del Covid, situazione che implica un impegno aggiuntivo; nonostante tutto, con responsabilità e passione per la propria professione, sta sopperendo quanto più possibile alla mancanza assidua dei famigliari, alla mancanza di attività strutturate di socializzazione, alla regolare movimentazione fisioterapica.
Oltre al tema dell'organizzazione ci sono state delle riflessioni legate ai recenti attacchi ricevuti dalle organizzazioni sindacali a danno dell'amministrazione. La posizione di USB nella questione verte principalmente sulla richiesta di stabilizzazione dei precari, soprattutto di quei lavoratori che hanno oltrepassato i 36 mesi di lavoro all'interno dell'ente che, a nostro parere, hanno per questo superato abbondantemente un periodo sufficiente a valutarne l'idoneità senza dover passare per un concorso che li potrebbe escludere. Riteniamo che la soluzione possa essere di considerare per questi precari entrambi le opportunità, il concorso attualmente indetto oppure facendo riferimento alla direttiva europea n°70 del 1999.
Il nostro impegno per il riconoscimento di questi lavoratori continuerà ma non con modalità o toni che riteniamo fuori luogo e momento. Azioni come quelle a cui abbiamo assistito nelle settimane passate da parte dei sindacati confederali (Cgil Cisl Uil) le riteniamo offensive nei confronti dei lavoratori che hanno capacità di discernimento. Trattasi di un sindacalismo che ha il chiaro intento di "fare tessere" sfruttando la visibilità di un ente di tali dimensioni, accanendosi contro una delle poche amministrazioni della provincia che intende investire su personale interno e sulla qualità del servizio.
In conclusione, si è chiesto alla direzione di coinvolgere nel processo di riorganizzazione del lavoro i dipendenti con l'intento di colmare la "distanza" percepita dal personale nei confronti delle amministrazioni che si sono susseguite, attraverso la collaborazione e condivisione nelle scelte a venire.
per il coordinamento USB P.I. Veneto
Corrado Reniero