IN BARBA ALLA TRASPARENZA: ACTV NEGA DI FORNIRE I DATI SULLO STRAORDINARIO
Si può affermare con assoluta certezza che Actv, che si è sempre dichiarata aperta e disponibile a fornire, a chi ne facesse richiesta, tutta la documentazione relativa allo straordinario e altro, dichiarando di non aver niente da nascondere, rifiutando di fornirci tali dati.... forse ha qualche scheletro nell'armadio!!!
Infatti, la stessa Actv, non brillando certo in trasparenza, a due nostre precise richieste di prendere visione dei dati sullo straordinario dei vari centri di costo di Actv, temendo (parole sue), “una forma di preventivo e generalizzato controllo dell’operato delle pubbliche amministrazioni,” in barba alla tanto decantata trasparenza, ci ha rifiutato i dati richiesti!!!
Scusate tanto, ma la giurisprudenza non riconosce alle OO.SS piena legittimazione ad usare il diritto di accesso agli atti, per propria conoscenza e a tutela degli interessi giuridicamente rilevanti della categoria???
E tale diritto non deve essere maggiormente riconosciuto quando le stesse OO.SS assieme all’azienda e con il patrocinio del Comune di Venezia, hanno sottoscritto un accordo di solidarietà basato sull’abbattimento dello straordinario per garantire il posto di lavoro ad una cinquantina di lavoratori???
Per noi è’ evidente che Actv, consapevole di mentire e di essere in torto, per impedirci di impugnare l’accordo sopracitato, per mantenere in essere il turno a due riprese e la stabilizzazione dei lavoratori Part/Time, ci nega l’accesso a questi dati che smentirebbero tutte le dichiarazioni ufficiali fatte ai tavoli di trattativa e davanti al Prefetto di Venezia!!!
Questi ripetuti rifiuti ci inducono a credere di avere, ancora una volta, colto Actv con le mani nel vaso della marmellata; se così non fosse non si comprende perché l’azienda rifiuti di fornire dati che dovrebbero essere resi pubblici proprio in nome della trasparenza.
Per questo non abbiamo alcuna intenzione di mettercela via così, ma perseguiremo tutte le strade possibili per smascherare e far emergere tutte le bugie che ci vengono raccontate anche, se necessario, ricorrendo al giudizio del tribunale.
Se a questo aggiungiamo la poca chiarezza rispetto al riconoscimento o meno dello straordinario o degli avanzamenti di carriera o di parametro, ancor oggi messi in discussione, pensiamo sia doveroso mettere sull’avviso tutti quei lavoratori ancora convinti di prestare la propria opera a favore di un’azienda limpida, trasparente e rispettosa non solo delle regole, ma in particolar modo dei lavoratori che permettono loro di godere dei privilegi riservati alla classe dirigente di questo paese.