IL GOVERNO RENZI AVANTI SPEDITO CON LO SMANTELLAMENTO DELLE PROVINCE

Vicenza -

OGGI INCONTRO FRA SINDACATI E

IL NEO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VICENZA

 

Si e tenuto oggi presso l’Amministrazione Provinciale di Vicenza il primo incontro fra il neo Presidente della Provincia di Vicenza e Sindaco della città Variati, il Direttore Generale dott. Macchia, la Consigliera Provinciale Martini e le OO.SS.. L’incontro fa seguito alle dichiarazioni dei giorni scorsi del Presidente della Provincia in merito a  possibili esuberi di personale, 180 dipendenti.

Il Presidente della Provincia di Vicenza ha spiegato la situazione economica dell’Ente, situazione dalla quale è emerso in modo evidente che la diminuzione progressiva delle entrate causa i tagli imposti dal Governo negli ultimi anni e il previsto aumento delle quote che la Provincia  dovrà versare al Governo in forza dei dettati del patto di  stabilità, determinerà una difficoltà gestionale tanto che nei  prossimi  anni non sarà possibile fare una programmazione delle attività e predisporre il bilancio dell’Ente.

Il Governo  Renzi, infatti,  ha imposto alle Province versamenti  per il prossimo anno pari a  un miliardo di euro; per la Provincia di Vicenza si tratta di versare  14 milioni..

Le scelte del Governo sono chiare: le Province devono scomparire e con loro i servizi e i lavoratori.

Sebbene il Presidente della Provincia Variati non voglia parlare di esuberi, ma di mobilità del personale presso altri Enti, è tuttavia chiaro che in questo scenario che vede sempre più frequenti i tagli di posti di lavoro(negli ultimi  5 anni la Provincia di Vicenza ha subito una  riduzione del personale del 26% da 500 agli attuali 370dipendeti), la riduzione del potere di acquisto per i mancati rinnovi contrattuali, l’ esternalizzazione dei servizi a favore di privati,  i lavoratori non possono sentirsi garantiti da soli buoni propositi.

L’Osservatorio Veneto, istituito in questi giorni dalla Regione Veneto, ha compiti di coordinamento per la ricognizione delle funzioni  amministrative provinciali oggetto del riordino e per la conseguente formulazione di proposte concernenti la loro riallocazione presso il livello istituzionale più adeguato (Comuni o Regione). 

Come U.S.B. abbiamo presentato richiesta all’Assessore Regionale Ciambetti di far parte dell’Osservatorio in rappresentanza dei lavoratori e delle loro  professionalità; non è mai pervenuta  una risposta.

Per U.S.B. è invece importante partecipare ai tavoli tecnici che decideranno non solo sul riordino delle funzioni,  ma anche del destino di tanti lavoratori e dei servizi.

U.S.B. è contraria al riordino delle Province che di fatto significa smantellamento del servizio pubblico a beneficio del privato, senza alcuna garanzia per i cittadini, anzi con ricadute di costi sulla collettività. L’elezione  stessa dei Presidenti e dei consiglieri delle Province è il risultato di uno scambio  tra partiti, che si sono autoeletti senza un programma e progettualità e quindi senza alcuna attenzione per i cittadini. 

U.S.B. ritiene che funzioni importanti come la tutela dell’ambiente, la formazione e il lavoro, l’edilizia scolastica, la tutela del territorio, i servizi sociali non possano essere delegate a soggetti privati, ma devono restare a gestione pubblica quale garanzia di trasparenza e imparzialità.

La crisi economica risultato anche delle politiche clientelari e speculative non deve ricadere sui cittadini e sui lavoratori. U.S.B. continua la lotta a fianco dei lavoratori di tutta la  Pubblica Amministrazione.

 

NO AI TAGLI DEI SERVIZI PUBBLICI

IL DEBITO LO PAGHINO I PADRONI, GLI EVASORI FISCALI E GLI SPECULATORI