IL 28 FEBBRAIO A MILANO CONTRO I LADRI DI DIRITTI
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Il 28 febbraio saremo a Milano con lavoratori provenienti da tante città italiane per manifestare contro le politiche del governo Renzi che, applicando servilmente le direttrici provenienti dalla Troika, sta mettendo in ginocchio milioni di famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese, a curarsi, a pagare il mutuo o l'affitto e comunque ad avere un tetto sulla testa.
L'EXPO di Milano rappresenta l'occasione per aumentare lo sfruttamento del lavoro, inventare il “lavoro gratuito”, per grandi speculazioni edilizie e per continuare a torturare l'ambiente.
I lavoratori, disarmati dalle politiche “collaborative”di Cgilcisluil, si trovano a dover affrontare licenziamenti, disoccupazione, cassa integrazione, stipendi sempre più bassi e blocco dei contratti del pubblico impiego.
Mancano i soldi, mancano i contratti e proporzionalmente si riducono anche i diritti e la democrazia sui posti di lavoro: l'accordo del 10 gennaio colpisce la dignità dei lavoratori e vorrebbe introdurre il monopolio di Cgilcisluil nel mondo del lavoro.
Aumentano le pensioni da fame e il pesante attacco allo stato sociale colpisce proprio i più deboli, i pensionati, i disoccupati, i precari.
Si procede a privatizzare aziende, attività prima pubbliche e servizi sociali e ad attaccare l'amministrazione pubblica, con il risultato di servizi pubblici sempre meno efficienti, sempre più costosi e con ulteriori problemi occupazionali.
- NO al modello Expo che introduce il lavoro gratuito con l'accordo di Cgil, Cisl e Uil e cementifica la città. Per un 1° Maggio del lavoro e non dell'Expo.
- Contro il Jobs Act, l'abolizione dell'art. 18 e i provvedimenti sul lavoro del governo Renzi.
- Per salari e pensioni dignitose, per fermare la contro riforma della pubblica amministrazione e sbloccare i contratti.
- Per combattere la precarietà, la disoccupazione e le pensioni a 70 anni, contro la riforma Fornero.
- Contro razzismo e xenofobia e per il diritto all'abitare.
- Per la democrazia e il pluralismo sui posti di lavoro.
Di fronte a tutto ciò per USB è doveroso proseguire sulla strada tracciata dalle manifestazioni, dalle proteste e dagli scioperi del 2014 e scendere in piazza a Milano, invitando tutti i lavoratori e le lavoratrici, i cittadini, i precari, i pensionati, i disoccupati, i sindacali conflittuali ed indipendenti, i movimenti sociali e le forze politiche che condividono questi obiettivi, a scendere in piazza il 28 febbraio a Milano.