IGIENE AMBIENTALE: FIRMATA L'IPOTESI DI RINNOVO DEL CCNL FISE ASSOAMBIENTE, UNA IPOTESI DI ACCORDO DA RIFIUTARE
Le intenzioni delle aziende private che si occupano di servizi di igiene ambientale, aderenti alla FISE ASSOAMBIENTE, erano da tempo chiare: riuscire a concludere un rinnovo contrattuale sottocosto, portando a casa flessibilità e riduzione dei costi salariali legati alla produttività. Ci sono riusciti grazie a CGIL-CISL-FIADEL (la UIL per il momento non ha firmato) che hanno addirittura revocato gli scioperi già indetti per firmare una ipotesi di CCNL che accoglie le principali richieste padronali.
Per la parte salariale, oltre ai soliti “aumenti” che non recuperano l’inflazione reale, abbiamo l’eliminazione del premio annuo e della produttività individuale con l’accorpamento a perdere della nuova voce EGR; l’indennità integrativa mensile che viene leggermente aumentata ma che si perde in caso di malattie brevi.
Cosa incredibile sono anche gli aumenti che non valgano per il calcolo degli straordinari e delle indennità fino alla scadenza del CCNL (2013); e che per i mesi senza contratto si riconosca solo una quota a saldo di tutto di circa 17 euro al mese. Le maggiorazioni per gli straordinari vengono abbassate e le malattie diventano in “vizio” da punire con trattenute in busta paga.
E’ questo il contratto che le aziende volevano per essere “competitive” sul mercato delle privatizzazioni e liberalizzazioni promosse dal Governo Monti, a scapito dei diritti e del salario dei lavoratori del settore e i sindacati firmatari questo accordo l’hanno concesso. Ed ecco perché fanno di tutto per impedire ai lavoratori di organizzarsi con sindacati conflittuali e non addomesticati come la USB.
Per tutto questo diamo indicazione ai lavoratori di respingere questa ipotesi di accordo e riteniamo che si debba fare un vero e proprio referendum certificato nei luoghi di lavoro e non semplici assemblee consultive come invece “concesso” dai sindacati firmatari.