DDL DELRIO SULLA SOPPRESSIONE DELLE PROVINCE - NON SERVONO TAVOLI: SERVE ROVESCIARLI

Roma -

CGIL-CISL-UIL hanno firmato lo scorso 19 Novembre un “Protocollo d'intesa”, con il Governo, la Conferenza delle Regioni e con l’ANCI. Non possiamo che leggerlo come l'ennesimo patto fra produttori.

Si tratta di un vero e proprio assist in favore del Governo e l'implicita accettazione di tutte le politiche europee e nazionali tese alla chiusura di servizi essenziali e alla drastica riduzione del numero di lavoratori del Pubblico Impiego.

Partono dalle Province – istituzioni politicamente più fragili nel panorama costituzionale – per aggredire tutto il Pubblico Impiego, da ultimo con il nuovo commissario alla spending review Cottarelli: da qui il nostro sciopero del 6 Dicembre.

Il protocollo viene pubblicizzato dai sindacati di regime come un accordo per la salvaguardia dei livelli occupazionali.   E' invece l'esatto contrario!

Non solo viene accettata e condivisa una riforma ancora in itinere, ma si prelude alla successiva gestione clientelare. Nel frattempo il Governo si adopera per prolungare (dopo più di due anni) di altri 6 mesi il commissariamento delle Province (già bocciato nel decreto sul femminicidio).

Il protocollo sottolinea e conferma tutte le nostre denunce:

·       dalla chiusura delle Province allo smantellamento dei piccoli Comuni;

·    dall’avvio delle Città Metropolitane senza alcun mandato elettivo al taglio ulteriore della spesa pubblica;

·     dallo scaricare la crisi sui lavoratori defalcandone il salario accessorio alla spartizione – con gli stessi firmatari – di pezzi di welfare (in primis Formazione Professionale e Politiche del lavoro, Servizi Sociali, ma anche  Agricoltura e  Turismo che attraggono significative risorse europee).

In quest’opera di narcosi collettiva la triplice non è sola, ma ha quasi tutta la stampa e le forze politiche a favore. Noi no!  Non accetteremo supinamente i diktat della Banca Centrale Europea o dei brunettisti o ichinisti dell’ultima ora.

Ci opporremo con ogni mezzo necessario agli esuberi, ai tagli, alle privatizzazioni, al licenziamento dei precari e ad ogni altra demolizione del sistema pubblico.

Si comincia con lo

Sciopero del personale provinciale

il 6 dicembre 2013

manifestazione a Roma sotto il Ministero degli Affari Regionali

in via della Stamperia 8, alle ore 11,00