COMUNICATO STAMPA USB PUBBLICO IMPIEGO: SCIOPERO IPAB MARIUTTO

Mirano -

I lavoratori dell’Ipab Mariutto di Mirano VE scioperano il 19 giugno per il rilancio dell’istituto, per il diritto a una assistenza pubblica e di qualità! Scioperiamo contro la decisione regionale di affidare 40 posti letto di Ospedale di Comunità alla casa di riposo privata di Noale! Con queste parole d’ordine parteciperemo al corteo di giovedì che si muoverà con questi orari:

ore 10.00 concentramento/presidio ai piedi del Ponte della Costituzione (Calatrava) lato ferrovia

ore 11.30 corteo con partenza dal presidio, attraversamento Ponte della Costituzione (Calatrava), Piazzale Roma, Ponte dei Tolentini, Fondamenta S.Croce, Ponte degli Scalzi, ritorno e conclusione corteo al presidio.

 La politica dei tagli e delle esternalizzazioni dei servizi pubblici dei vari governi nazionali e regionali hanno il dichiarato obbiettivo di svendere il patrimonio pubblico e privatizzare il diritto alla salute e all’assistenza.

Anche il nostro istituto è stato vittima negli anni di questa volontà. L’Ipab Mariutto già depotenziato, anni orsono con la privatizzazione del reparto Arcobaleno, dato in gestione a una cooperativa, 60 posti letto persi e conseguenti posti di lavoro, subisce oggi un altro duro colpo.

Nonostante i vincoli previsti per l’assegnazione dei posti letto di Ospedale di comunità a strutture attigue ai nosocomi, vediamo assegnare dalla regione 40 posti letto alla casa di riposo privata di Noale, invece che al vicino Mariutto!!! Il trasferimento poi degli uffici amministrativi dell’ULSS 13 sempre a Noale, oltre che creare notevoli disagi per chi vi lavora, costretto a fare km per raggiungere l’ufficio, ha secondo noi, veramente poco senso logico ma soprattutto pratico. Ulteriore colpo, questo, inferto all’Ipab Miranese, che ospitava sino ad oggi gli uffici, contratti di affitto disdetti, altri mancati introiti. Ben magra consolazione l’assegnazione di 25 posti dell’URP, da parte dell’ULSS 13, dei quali comunque ringraziamo e vigileremo affinché restino sotto la gestione dell’ente.

Siamo stanchi e indignati per i continui attacchi alla nostra casa di riposo, pensiamo che il “Mariutto” sia un bene comune nostro, degli anziani che vi vivono ma anche e soprattutto della comunità Miranese.

E’ proprio a quest’ultima che ci appelliamo auspicando un comune atto di protesta nei confronti dell’amministrazione locale e regionale. Chiediamo al sindaco di Mirano e agli amministratori comunali di prendere una posizione in merito. Il “Mariutto” deve continuare a operare nell’ambito dell’assistenza pubblica e mantenere lo spirito delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza: assistere i malati, gli anziani i bisognosi!!!

Per rilanciare il “Mariutto” si deve impedire il suo smantellamento pezzo per pezzo. Per questo secondo noi è necessario reinternalizzare l’Arcobaleno recuperando i 60 posti letto persi e i posti di lavoro!!!

La politica regionale, sponsorizzata dall’assessore Sernagiotto, attraverso il commissariamento ha devastato numerose Ipab Venete. Privato non è sinonimo di efficienza e risparmio, al contrario lo abbiamo imparato in questi anni è caso mai sinonimo di speculazione, corruzione e malaffare!!! Il caso Mose è solo la punta di un iceberg.

Chiediamo alla regione di tornare sui suoi passi e di rivedere la decisione di assegnare i 40 posti letto al “Mariutto”.

PARTECIPIAMO NUMEROSI ALLO SCIOPERO E ALLA MANIFESTAZIONE REGIONALE DEL 19 GIUGNO!!!