COMUNE DI VICENZA: NO ALLA DECURTAZIONE DEGLI STIPENDI DEI DIPENDENTI
Pare oramai certo che l’Amministrazione Comunale di Vicenza ha deliberato la spesa per l’invio di 1000 raccomandate ad altrettanti dipendenti, in servizio e già pensionati.
Non è ancora conosciuto il contenuto della lettera, che nei fatti interrompe i termini di prescrizione, ma la Direzione del Comune di Vicenza intende avvalersi della possibilità di recuperare le somme “ingiustamente” erogate ai dipendenti pubblici negli ultimi anni.
L’ Amministrazione comunale fin da subito, o al massimo entro i prossimi 5 anni, si pone nella condizione di richiedere i soldi ai dipendenti; ci si riferisce a una parte del salario che i dipendenti comunali hanno ricevuto per il lavoro svolto, una risorsa economica determinata da accordi sottoscritti dalle parti sindacali e deliberati dall’Amministrazione Comunale.
Dopo un’ispezione del Ministero è stata dichiarata “non regolare” l’erogazione di una parte del salario accessorio, e invalidatI gli accordi sindacali sottoscritti dalla delegazione trattante, le OO.SS. e le R.S.U; accordi sindacali che hanno visto protagonisti due sindaci di due maggioranze diverse e due dirigenti diversi Hulveck con Marcolin, Variati con Castegnaro.
U.S.B. ritiene che non devono essere penalizzati i dipendenti che hanno svolto al meglio il loro lavoro, rispettato i tempi di realizzazione dei progetti e lavorando spesso in condizioni di difficoltà con carenza di personale. Il salario accessorio ricevuto è stato guadagnato, è il risultato di accordi sindacali e nel caso ci fossero delle “distorsioni” non le devono pagare i lavoratori, ma che sia l’Amministrazione Comunale ha trovare la soluzione senza alcuna penalizzazione per i dipendenti.
U.S.B. ha inviato una diffida al Sindaco del Comune di Vicenza Variati e al suo Direttore Generale intimando che non si vada al recupero di alcuna somma.