COME RISPARMIARE SULLE PELLE DEI PAZIENTI ONCOLOGICI E LASCIARLI SOLI
Nella riunione OO.SS.- amministrazione del 14 febbraio è stata comunicata la chiusura di altri posti letto.
Un altro pezzo se ne va nel silenzio totale: dopo le chiusure iniziate nell’estate del 2010 con i 22 p.l. di Chirurgia e proseguite con 8 p.l. di Chirurgia Maxillo Facciale, pià altri 8 di Otorino e altri 8 di Neurochirurgia e la chiusura del punto nascite a Noventa giusto un anno fa, adesso tocca alla chiusura dell’ U.O. di Radioterapia con la soppressione di 6 p.l.
Non si tratta di razionalizzare o di ottimizzare le risorse, di recuperare efficienza togliendo sprechi, ma semplicemente di togliere servizi ai cittadini per spendere meno e risparmiare.
Infatti, i posti letto di Radioterapia, con un tasso di occupazione molto elevato, sono più che motivati e giustificati, sono per malati oncologici, che seguono cure altamente debilitanti, spesso allettati, che hanno bisogno di assistenza qualificata continua, che arrivano spesso da altre ULSS provinciali, ebbene si va a togliere questa assistenza … in pratica è come dire: che si arrangino!
In particolare, per i pazienti che arrivano da altre ULSS, ricoverati nelle loro strutture, dovranno essere trasportati in ambulanza per le terapie e quindi rientrare, con un aumento dei costi, altro che risparmio.
Si fa un gran parlare anche di spostare attività sul territorio, ma in questo caso si va a togliere senza prevedere forme sostitutive di assistenza.
Dobbiamo denunciare che da quando è cambiata l’amministrazione regionale stiamo assistendo ad un continuo depauperamento ed impoverimento della nostra sanità della cui eccellenza ci continuiamo a vantare.
Blocco degli investimenti, blocco delle assunzioni, chiusura di posti letto, portano inevitabilmente a togliere servizi ai cittadini e a ridurre la qualità, la quantità e la sicurezza della nostra sanità, riversando sui malati costi sempre maggiori per curarsi (vedi per es. anche l’aumento dei ticket su diagnostica, esami, pronto soccorso).
Qui abbiamo, da una parte un reparto Dozzinanti sottoutilizzato dove, per chi ha soldi, vengono effettuati screening di controllo in regime di ricovero e, dall’altra, la chiusura di posti letto per malati oncologici a volte molto gravi, dire che si tratta di un controsenso è il minimo.
Ecco, questa non è una buona sanità e non ci piace; i soldi pubblici dei contribuenti, devono essere spesi per chi ha effettivo bisogno non per chi di soldi ne ha già.
Dal Bianco Bonifacio