Azienda Ospedaliera Padova: cornuti e mazziati
Nemmeno il tempo di ritornare dal prefetto, incontro in cui si lamentavano i più bassi stipendi del Veneto, che arriva la doccia fredda finale.
Al tavolo in cui si discute l’ipotesi di fondi per i passaggi di fascia, che in AOPD sono rari quanto la tempesta di neve nel deserto, si discute se abbassare di molto il nostro scarso fondo produttività (i soldi conguaglio in autunno), per avere un passaggio di fascia che coprirà se va bene il 20 % dei lavoratori.
Il tutto con la spada di Damocle del non sapere ancora esattamente quale quota residua i lavoratori del Sant’Antonio si porteranno dietro, cosa che potrebbe ulteriormente abbassare il nostro salario accessorio.
Ci viene chiesto di tagliarci un piede per poter sfamare il nostro stomaco.
USB non ci sta a giocare al massacro tra lavoratori, chiediamo come tutti di adeguare il fondo agli altri lavoratori, ma anche di: RINUNCIARE a qualche incarico di funzioni (le vecchie posizioni organizzative che sappiamo quanti danni fanno) per cui si prevede circa 1 milione di euro TRASFERIRE ogni risorsa progettuale ad passaggi di fascia, stabili e ampi, in modo da essere non solo nei servizi erogati, vera eccellenza.
CGIL-CISL-UIL hanno perso tempo per un anno con stati di agitazione senza LOTTA VERA e con le comparsate dal prefetto, senza concludere nulla. NON HANNO MAI ACCETTATO IL NOSTRO INVITO AD ANDARE IN REGIONE DA CHI DECIDE VERAMENTE.
LAVORATORE, CHIEDITI SE VALE LA PENA CONTINUARE A SEGUIRE CHI SU TUTTI I TAVOLI CONTINUA A TRADIRE I LAVORATORI.
USB Azienda Ospedaliera Padova