ATTIVO REGIONALE USB DEL VENETO
All’attivo Regionale del Veneto tenutosi a Padova il 21 maggio 2014 hanno partecipato circa 50 compagni/e delle province di Padova, Venezia, Treviso, Verona, Rovigo e Vicenza.
Sono state presentate, dai compagni P. Leonardi e M. Betti, le decisioni assunte al seminario nazionale di Frascati e in particolare confermata l’identità conflittuale del nostro sindacato e il rifiuto della concertazione, evidenziando contemporaneamente l’esigenza di lavorare allo sviluppo e al consolidamento del Sindacato sia sul piano delle categorie, sia sui territori.
E’ stata ribadita la trasformazione in “azienda” dei sindacati confederali e la loro politica di ammortizzatore dei conflitti sociali, politica che stanno perseguendo dagli anni del compromesso storico, rilevando il dato positivo del passaggio, in questi ultimi mesi, di iscritti dalla CGIL e altri sindacati a U.S.B.
E’ stata illustrata la scelta di adesione del nostro sindacato alla Federazione Sindacale Mondiale, nella visione di lavoro internazionalista, ma con particolare attenzione a livello europeo per il rilancio di un sindacato adeguato alle diverse realtà del mondo del lavoro, nella consapevolezza che la lotta non è solo per la salvaguardia del posto del lavoro, ma deve essere legata alla qualità della vita/lavoro, ai bisogni reali, non alle richieste del mercato e alla esigibilità sempre dei diritti, del salario e della sicurezza sul posto di lavoro.
Per il prossimo 19 giugno U.S.B. ha proclamato lo sciopero generale di tutto il Pubblico Impiego e delle aziende private a capitale pubblico, delle partecipate a capitale misto, delle aziende, società, consorzi e cooperative appaltatrici di servizi pubblici.
Nel corso dell’attivo è stato ribadito che dovrà esserci l’impegno, a livello regionale, per un’ampia riuscita dello sciopero, consapevoli che l’attacco alla Pubblica Amministrazione è un attacco ai diritti, ai servizi pubblici e ai bisogni reali dei cittadini, in cambio di una riforma della P.A. che svuota gli Enti delle funzioni, che svende i servizi pubblici per il profitto del privato a discapito della qualità dei servizi.
Infine per il Veneto si è aperto il percorso delle conferenze di organizzazione provinciali che vedrà coinvolti i responsabili delle Federazioni provinciali e i delegati del territorio, settori pubblico e privato.