AGENZIA DELLE ENTRATE: centinaia di lavoratori "assediano" la DRE a Marghera!

Venerdì 24 febbraio 2012, centinaia di lavoratori in assemblea, (126 solo dalla DP di Padova !) hanno invaso il manto stradale di fronte ai primi “tornelli” dell’entrata all’area dell’ex centro di servizio. I contribuenti di Ve, PD, VR, TV, VI si sono trovati, dalle 10.30 del mattino  i front-office degli Uffici delle Entrate di queste città e del Polo delle Entrate di via De Marchi a Marghera, ma anche di paesi quali Soave, Bassano, Cittadella, Este ecc., chiusi o retti in molti casi quasi esclusivamente  dai dirigenti ! L’assemblea regionale a Marghera del 24 febbraio, a ridosso della partenza del nuovo orario di servizio e di apertura al pubblico, previsto per lunedì 19 marzo,  che la DRE vuole imporre  nelle DP del Veneto, è stata indetta, “tecnicamente”, dopo un travagliato percorso durato alcuni mesi, da tutte le OO.SS a livello regionale. Due autobus (uno  da Vr e uno da Pd) e decine di macchine da ogni angolo del Veneto per partecipare a quella che è diventata una vera e propria  manifestazione, a livello regionale, dei dipendenti delle Entrate del Veneto contro le imposizioni della DRE sull’orario di lavoro.

È la cronaca di una giornata, dal nostro punto di vista, entusiasmante, una di quelle giornate che rimangono nella nostra memoria, che segnano un percorso diverso, che ci indicano un’alternativa possibile: in tanti hanno ricordato che una cosa del genere era successa solo  nel 2004, con la manifestazione per il contratto collettivo nazionale.

Questo ci impone due ordini di considerazioni. Le prime di merito, sui contenuti di questa manifestazione, le secondo di metodo su come siamo, tutti i lavoratori insieme, riusciti a costruire questa giornata.

 

I contenuti

L’assemblea ha ribadito che la trattativa sull’orario, a livello di DP, deve essere reale e che, per esserlo, la DRE deve rinunciare ad ogni forma di imposizione sulla scelta dell’orario di servizio e dell’orario di apertura al pubblico.

1)      l’attuale flessibilità in entrata ( che per le DP è 7.30-8.30) e la mezz’ora in uscita, non sono trattabili, anche perché di quest’argomento le singole DP hanno discusso al momento della loro costituzione (avvenuta da poco più di un anno), ed hanno già considerato queste compatibili con la propria organizzazione

2)      l’attuale tempo a disposizione per la pausa pranzo che  non può essere sacrificato;

3)      è stata giudicata iniqua, e pertanto rispedita al mittente l’apertura della prima informazione alle 8.15, mentre il resto dell’Ufficio (teoricamente) apre all’utenza alle 8.30!

4)      l’eventuale prolungamento dell’orario di front-office dovrà essere discusso in ogni singola DP, autonomamente. Non senza aver considerato questo come parte di una riorganizzazione complessiva degli Uffici territoriali. In maniera che possa essere garantita una parallela diminuzione dei carichi di back-office, che il  numero di ore di front-office per addetto si abbassi, che la rotazione del personale del front-office avvenga solo a seguito della formazione (reale, sarebbe utile un piano di formazione specifico) delle nuove unità di personale che saranno addette al front-office. In caso contrario, questa riorganizzazione peserebbe sulle spalle degli attuali addetti e questo, nelle condizioni gravi in cui già versano i front-office del Veneto, non è più accettabile.

5)      E’ stato infine  proposto l’utilizzo del questionario di rilevazione dello “stress da lavoro correlato” così come attuato dagli RLS della DP di Padova, proprio per dimostrare che già ora senza tagli all’attuale flessibilità e senza allungare l’orario di apertura al pubblico c’è criticità in varie aree di lavoro!

Se vengono mantenute queste premesse è stato ritenuto  possibile, dall’assemblea, sviluppare una trattativa a livello territoriale, senza paletti prefissati, per valutare se e come sia possibile seguire l’indicazione data dalla stessa DRE di aumentare l’orario di apertura settimanale al pubblico da 24 a 29 ore per 7 uffici “grandi” e da 24 a 26 per i rimanenti uffici “piccoli” o “medi”. Se invece la DRE del Veneto intende attuare i cambiamenti dell’orario senza trattativa a partire da lunedì 19 marzo, se ne assumerà interamente la responsabilità !

 

La DRE, ricevuta una delegazione dei partecipanti all’assemblea che, assieme alle OO.SS, hanno riportato quanto approvato, ha ascoltato senza dare nessuna risposta.

Sul metodo

Riteniamo vero che la riuscita di questa manifestazione sia il frutto dell’unità di intenti di tutti, lavoratori prima e OO.SS.  poi. Questo dimostra che l’unità tra Sindacati non è un valore di per sé, ma lo è solo se ne è presupposto l’unità dei lavoratori, dal basso. È questo, secondo noi, l’unico orizzonte possibile per chi ritiene la democrazia nei luoghi di lavoro un valore imprescindibile.

Non possiamo non rilevare che la mobilitazione dal basso sia partita da assemblee di vari Uffici, a partire da VE1, dalla DP di VR, dalle tre settimane di indizione dello stato d’agitazione con blocco vero degli straordinari  e dell’uso del mezzo proprio nella DP di Padova, ecc.ecc.

In questo percorso le RSU hanno avuto un ruolo centrale, sono state la voce di tutti i dipendenti, iscritti alle Organizzazioni e non iscritti. In ultima analisi sono state un vero e proprio presidio di democrazia, perché hanno preteso e voluto che fossero le assemblee dei lavoratori a decidere sul da farsi.

Tutti insieme abbiamo condiviso un messaggio, che abbiamo portato alla DRE del Veneto: il nostro lavoro è un servizio che rendiamo alla collettività, è un bene comune, e non accettiamo l’imposizione di chi vuole far credere che l’unico modo per erogare un servizio migliore sia deprimere i diritti di chi lavora, di chi vuole far credere che conciliare i tempi di vita e di lavoro contrasti con le esigenze dell’utenza.

La presenza, nelle diverse assemblee, di tanti dipendenti degli Uffici controlli, denuncia, invece, la logica spesso perversa degli obiettivi sfidanti. Le sfide sono dei lavoratori, le gratificazioni economiche dei dirigenti. Una denuncia che parla di come questi obiettivi si traducano in carichi sempre più opprimenti e chi ne fa le spese, oltre ai lavoratori, è la qualità del lavoro e i diritti dei contribuenti. Questo è quello che, veramente, danneggia l’utenza, non i diritti di chi lavora.

Riteniamo, e vogliamo rappresentarla, che stia nascendo una nuova coscienza critica intorno a questi temi. È la coscienza critica di chi crede fortemente nel proprio lavoro, nella funzione pubblica che riveste questo lavoro e che non è disposta a sacrificare questa visione sull’altare delle aspirazioni carrieriste (spesso neanche proprie, ma di chi già dirige gli Uffici e vuole continuare la scalata). Il nostro lavoro è un bene comune.Come candidati rsu nelle  liste USB di tutte e 10 le sedi rsu alle Entrate del Veneto (le 7 DP più il Cam, il CO e la DRE), siamo convinti che  le centinaia di lavoratori mobilitati il 24 febbraio  tolgono ogni alibi a “accettare il meno peggio” e ci impegniamo se eletti, ad essere il “motore d’avviamento” di nuove iniziative di agitazione e lotta contro la DRE del Veneto se, come temiamo,  ci imporrà la sua versione dell’orario senza attenersi alle richieste dell’assemblea regionale del 24 febbraio!

A piè di pagina riportiamo tutte le 10 liste  USB dei candidati per le rsu all’Agenzia delle Entrate nel Veneto.

Marghera,24 /02/2012

I candidati rsu di tutte le liste USB all’Agenzia delle Entrate del Veneto

 

DP di BL : ( 3 candidati: Roberto Tuscano; Roberto Zafalon; Anna Piol); DP di PD: ( 12 candidati: Borrelli Anna Maria; Buson Gino; Galli Simone; Giacon Celestino; Lalinga Domenico Davide; Malet Pietro; Mincone Stefania; Montemurro Rocco; Niglia Giuseppe; Rossi Giancarlo; Taibi Giuseppe; Todisco Pietro);DP di Rovigo (2 candidati: Rossella Cavallini, Gianni Mazzetto);DP di Treviso (6 candidati: Schiavon Daniele, Lorenzon Daniela, Laganà Antonio , Mastrolia Luigina, Mulieri Caterina, Gatti Roberto);DP di Verona (6 candidati: Raccuglia Stefano, Giustinelli Adriano, Manca Marco, Ramundo Sebastiano, Virgilio Antonella, Zonzini Enzo);DP di Venezia ( 3 candidati: Brescia Stefania, Rosso Davide, Faggian Anna);DP di Vicenza (6 candidati: Maglio Giacomo, Posado Sergio, Marcolin Luciano, Magnarello Grazia;Compagnone Vincenzo; Caroniti Salvatore); DRE del Veneto (4 candidati: Benozzi Fulvia, Vianello Susanna, Bucella Ivano, Marassi Andrea);CAM (4 candidati: Lazzarin Riccardo, De Martino Antonio, Riccò Giovanni, Penzo Mauro);CO (7 candidati: Grillai Lorenza, Vigato Cathia, Bonzio Barbara, Baldan Stefano, Grignolo Martina, Tarantola Mariarosa, Bondesan Patrizio).