8 MARZO USB: RINNOVARE I CONTRATTI! RILANCIARE IL WELFARE!
Presidio davanti alla clinica ostetrica dell'Azienda Ospedaliera di Padova
Ulss 15 Cittadella e Camposampiero; Ulss 17 Monselice; Ulss 16 Padova: volantinaggio e affisione di striscioni con su scritto: "8 marzo Usb: rinnovare i contratti! rilanciare il welfare"
In piena emergenza salariale e con il potere d'acquisto degli stipendi in caduta libera verticale grazie anche al blocco dei rinnovi contrattuali, il nostro 8 marzo vuole essere una mobilitazione di protesta. I contratti dei lavoratori pubblici sono infatti fermi al 2009 e bloccati per legge fino al 2012.
A fronte del ventilato reitero del blocco contrattuale, a cui si aggiunge il mancato stanziamento delle risorse economiche, l’USB P.I. chiede in primo luogo che venga aperta la tornata contrattuale con lo stanziamento delle risorse necessarie e chiede la rimozione del blocco al tetto dei salari.
Oggi in molte città Italiane USB ha indetto iniziative di lotta e protesta.
Noi abbiamo scelto di presidiare ancora una volta davanti alla clinica ostetrica dell'Azienda Ospedaliera di Padova. La vicenda della lavoratrice madre alla quale non è stato riconosciuto il diritto di fruire della legge 151 del 2001, che le avrebbe permesso di restare a casa al 70% dello stipendio, per continuare ad allattare la sua bambina esclusivamente al seno, va generalizzata.
Al rinnovo dei contratti, oltre alla questione salariale, andrebbe aggiunto la revisione della legge sul diritto alla maternità. Se è vero che l'organizzazione mondiale della sanità e le linee giuda per la salute delle donne e del bambino, indicano l'allattamento esclusivo al seno almeno per sei mesi, l'astensione obbligatoria dal lavoro dovrebbe essere estesa sino al sesto mese di vita del bambino, dal settimo poi scattare gli altri istituti della maternità. Che dire poi sulla situazione degli asili nido: assolutamente insufficienti, troppo costosi e non sempre compatibili con il lavoro dei genitori.
In molte aziende pubbliche e private italiane, è vero si è iniziato a mettere a disposizione delle lavoratrici dei nidi aziendali. Sono però ancora poche e nella maggioranza dei casi questi non sono organizzati per assicurare un'assistenza adeguata all'orario di servizio. E' il caso dell'Ulss 15, dove nel presidio ospedaliero di Cittadella esiste il nido aziendale, peccato che i turnisti non possono avvalersene visto che l'orario è dalle 9 alle 16. Idem all'Ulss 8 di Castelfranco e Montebelluna, in Azienda Ospedaliera a Padova l'asilo nido non c'è proprio, come non c'è all'Ulss 17 di Monselice e purtroppo in molte altre realtà. Oggi quindi lanciamo un appello alle lavoratrici e ai lavoratori per unirsi a noi nella mobilitazione per il rinnovo dei contratti e il rilancio del welfare!
ORE 11 DI FRONTE ALLA CLINICA OSTETRICA DELL'AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA
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