CHIAREZZA SUL DISEGNO DI LEGGE DELLA REGIONE VENETO IN MERITO AL RIORDINO DELLE PROVINCE

Il 22 settembre, è uscito il comunicato stampa della Regione Veneto N° 1217 nel quale si dichiara che “le Province continueranno ad esercitare le funzioni non fondamentali che la Regione ha finora loro conferito e per questo riceveranno dall’amministrazione regionale le necessarie risorse”.

La Regione Veneto prevede la messa in disponibilità nel bilancio 2016 l’importo di 40 milioni di euro per salvaguardare occupazione e funzioni essenziali per i cittadini. “Un atto di responsabilità e di sincerità nei confronti dei cittadini e dei lavoratori delle Province” ha dichiarato il Vicepresidente del Consiglio Regionale Gianluca Forcolin.

Lo stesso senso di responsabilità e sincerità lo chiediamo al Vicepresidente quando dichiara: “…nel testo adottato si prevede che il personale che esercitava le funzioni non fondamentali continui a svolgerle all’interno delle amministrazioni provinciali nei limiti imposti dalla dotazione finanziaria individuata e dalla legislazione statale in vigore. Per il personale in sovrannumero saranno perciò avviate le procedure di riallocazione”.

Cosa vuol dire?

Che per l’anno 2016 i lavoratori che afferiscono alle funzioni non fondamentali avranno garantito il salario con la somma stanziata dei 40 milioni euro (servizi e salari) e con il primo gennaio 2017 si darà corso alla riallocazione dei lavoratori in sovrannumero , con relativo taglio della spesa del personale del 50% (riferito ad aprile 2014)???.

Che dal 1 gennaio 2017 i lavoratori che restano nelle Province, pari al 50% della spesa del personale, dovrà seguire tutte le attività e tutti i servizi riferiti alle funzioni fondamentali e alle funzioni non fondamentali???.



U.S.B. ribadisce che i lavoratori afferenti alle funzioni non fondamentali devono essere assorbiti dalla Regione Veneto. Questa è la posizione che intendiamo portare ai tavoli di discussione.