STATO DI AGITAZIONE REPARTO S. CAMILLO IPAB VICENZA

Vicenza -

U.S.B. ha indetto lo stato di agitazione sindacale Reparto S. Camillo IPAB Vicenza nei confronti della Coop Bramasole che gestirà i servizi dei tre reparti a far data dal prossimo primo ottobre.

 La proposta  presentata dalla coop Bramasole negli incontri sindacali  prevedeva la riduzione del personale attualmente  impiegato, per un presunto esubero di  7 OSS e 1 infermiere, mentre per il restante personale si prospettava una riduzione di  orario di lavoro.

A seguito  della opposizione sindacale.  nell’incontro dello scorso 10 settembre scorso, la Coop Bramasole  ha modificato  la sua   proposta  confermando tutte le assunzioni in essere,  ma con una riduzione  di orario contrattuale inaccettabile: dalle attuali 38 ore a 25 ore settimanali per tutto il personale.

La coop Bramasole ha inoltre precisato che  oltre all’abbattimento dell’orario di lavoro  si ricorrerà a orari flessibili, elastici e supplementari, di fatto dimostrando che l'orario contrattuale proposto è insufficiente a garantire  il servizio.

La Coop Bramasole ha motivato la nuova proposta contrattuale perché basata sui  criteri  regionali in tema di assistenza.

U.S.B. è contraria agli  standard regionali, non conformi alle esigenze e privi di una concreta e corretta valutazione dell’esigenza dei ricoverati e degli  non autosufficienti.

 U.S.B. ritiene che l’organico in forza presso i reparti S. Camillo non è sufficiente a garantire assistenza e qualità di servizi ; una qualsiasi riduzione di personale o abbattimento di orario di lavoro significherebbe un  un peggioramento del servizio.

 Tenuto conto quanto previsto dal CCNL  del settore Coop sociali, nello specifico l'art. 37, una eventuale riduzione del personale non è assolutamente giustificato.

 U.S.B. ha assunto il volere dei lavoratori espresso in  assemblea, che respingendo il piano riorganizzativo di Coop Bramasole, ha dato mandato alla scrivente di procedere con iniziative sindacali al fine di garantire l’occupazione a tutti i lavoratori e lavoratrici senza alcuna modifica alle forme contrattuali di orario e salario, al fine di garantire una qualità di servizio e mantenere la capacità di ricovero per i pazienti.