MARCHIONNE NON HA DIRITTO DI PAROLA NE' A TRENTO NE' ALTROVE

Venezia -

Il “macellaio” dei diritti e della vita dei lavoratori sarà a Trento, Teatro Sociale, il 1 giugno p.v. in occasione del festival dell'Economia. Andrà a spiegare il suo pensiero sul lavoro, come si sfruttano i lavoratori (nel  2006 è stato denunciato dal sindacato svizzero perché aveva assunto, nella sua residenza elvetica, alcuni giardinieri italiani pagandoli un terzo del salario minimo di legge), come si fanno gli accordi con i sindacati confederali, come penalizzare e perseguitare i vari soggetti che fanno politiche in difesa dei lavoratori, come licenziare in nome di una presunta “ristrutturazione aziendale” e come aggirare le dovute reintegrazioni dei lavoratori sul posto di lavoro. I partecipanti alla  rassegna saranno i  “rampolli” della locale imprenditoria, i politici locali arricchitisi con i vitalizi e  giovani studenti ignari del diritto sindacale.

Marchionne è  un manager super pagato che percepisce quasi 6 milioni di euro l’anno, che  tiene in piedi la FIAT anche con i contributi e i finanziamenti pubblici e che, in piena sintonia con i sindacati confederali, ha criminalizzato  il conflitto sociale, comprimendo i diritti dei lavoratori.

Marchionne venditore di fumo e prestigiatore ha presentato almeno 8 piani industriali per la “rinascita” del gruppo FIAT, piani  rivelatisi  tutti fasulli. Il più famoso, “FABBRICA ITALIA” del 2010, che  aveva previsto una vendita di 2,15 milioni di auto e miseramente fallito con le vendite che non hanno superato lo 0,93!

L’unico vero risultato realizzato da Marchionne la chiusura di stabilimenti, licenziamenti  e cassa integrazioni per  migliaia di operai e caricando la spesa sulla spalle dei contribuenti italiani mentre lui spostava  la sede fiscale della FIAT all’estero!

 

Ore   9,30 - Assemblea pubblica con i lavoratori dell’Alfa di Arese alla facoltà di sociologia

Ore 11,00 - Corteo di protesta dalla facoltà di  sociologia al Teatro Sociale

 

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