IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA LA DELIBERA CHE STABILISCE I TEMPI PER L'ASSISTENZA AI MALATI

Venezia -

 

Il Consiglio Regionale ha approvato la gia' contestata delibera che prevede la nuova dotazione standard del personale infermieristico e operatori socio sanitari negli ospedali regionali.

Con questo provvedimento si stabilisce, sulla base dei posti letto, l'operativita' del  personale necessario in ogni reparto; non si tiene in considerazione il  carico di lavoro a cui e' sottoposto il personale, e dei bisogni dei malati che non possono per nessuna ragione essere calcolati "a tempo".

"Razionalizzare e ottimizzazione" i tempi dei servizi sono le ragioni del provvedimento: tale scelta  metterà in discussione non solo tutta l'organizzazione dei reparti ma  anche i LEA (minimi assistenziali).

Il Consiglio Regionale  ha adottato la delibera con  alcune modifiche, rispetto alla prima proposta; modifiche senza  sostanza quali l'aumento di 5 minuti all’assistenza media per ogni degente per le aree di  Medicina Interna,  Chirurgia Generale e per  altre situazioni particolari quali i reparti distribuiti su due piani. Un sensibile aumento del 10% sulla quota degli  Operatori Socio Sanitarti rispetto alla quota infermieri  in alcune Unità Operative quali Medicina, Chirurgia, Ostetricia, Pediatria, Malattie Infettive. Per dare risposte alle richieste di U.S.B. e Collegio Ipasvi e' stata prevista  una “direzione di Reparto infermieristica”, decisione questa che non apporta alcuna  modifica sostanziale alle scellerate decisioni prese dal Consiglio Regionale .

Infatti il provvedimento adottato  determinerà tagli di personale sottoponendo i lavoratori  a carichi e a condizioni di lavoro  molto difficili.

Non e' accettabile che il risparmio venga fatto sulla salute dei cittadini, sulla sicurezza e qualita' del lavoro di tutti i  dipendenti  degli ospedali. Inoltre la cura dei malati a "cronometro"  compromettera' la  qualita' del servizio e ci sara'   meno attenzione alla sofferenza delle persone. Spettera' ai parenti sostituirsi alle carenze che tale provvedimento determinera', e si  dovra' ricorrere  al supporto di assistenza privatistica, cosa che perlatro gia' avviene.

U.S.B. ribadisce la sua totale contrarieta' alla decisione assunta dal Consiglio Regionale. Attraverso  momenti di confronto con tutti i lavoratori verrano decise le azioni ed iniziative da adottare per contrastare  l'applicazione di una delibera  che mercifica la salute dei cittadini e pone i lavoratori degli ospedali ad operare in condizioni di precarieta',   con implicazioni per la sicurezza dei malati e dei lavoratori stessi.