RIORDINO DELLE PROVINCE: DIAMO FORZA A U.S.B

 

 

Padova -

Si é svolto nella mattinata del 15 Gennaio 2014, un incontro tra la USB e la Conferenza delle Regioni rappresentata per la parte politica dal Vice Presidente della Regione Liguria e dall'assessore al Personale della Regione Emilia - Romagna. Al centro del confronto le questioni relative al percorso che riguarderà - una volta che venisse definitivamente approvato il ddl proposto dal Ministro Delrio - le funzioni, la professionalità e le retribuzioni del personale delle autonomie locali (Province in primis).

USB ha posto alcune questioni:

·        la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi (non solo fino al prossimo contratto) compresa la stabilizzazione per il personale precario delle attuali province (e anche in considerazione della proroga dei contratti in scadenza nel 2014 disposta dalla legge di stabilità);

·        la necessità di accompagnare il percorso di riordino, dando particolare attenzione alla eventuale  riallocazione del personale sui territori, attivando specifici tavoli  a livello territoriale con la partecipazione di tutte le OO.SS.;

·        la necessità che si arrivi ad un pronunciamento più chiaro, da parte delle Regioni, rispetto alle misure che riguarderanno tanto le città metropolitane che i piccoli comuni (da incentivare economicamente per gestire servizi condivisi).

Da parte degli interlocutori istituzionali le risposte sono state sfuggenti sul piano degli impegni, ma piuttosto chiare su aspetti che sono andati anche oltre quanto prospettato dalla nostra delegazione.
É stato sostanzialmente confermato che ci saranno esuberi e che la richiesta dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni, di mantenere la mobilità in ambito regionale e coordinata direttamente dalle Regioni, non ha avuto alcuna risposta positiva da parte del Governo né in termini organizzativi, né in termini economici.

Altro punto: non é stato chiarito quali soluzioni si stiano proponendo per il futuro dei dipendenti della Polizia Provinciale che sembrerebbero destinati a  transitare  nel Corpo Forestale dello Stato. U.S.B. ritiene che i lavoratori del Corpo devono essere preventivamente consultati e aprire un confronto,.
É invece emerso che é in fase avanzata di discussione la riapertura dei Contratti (ma senza un soldo, solo per la parte normativa o, al più per avere flessibilità di utilizzo dei fondi decentrati) e, prima di questi, la ridefinizione dei Comparti di contrattazione, che verrebbero ridotti a quattro separando le Regioni, che verrebbero accorpate alla Sanità, dal  resto delle autonomie locali.
Per quello che riguarda il riordino degli enti locali USB proseguirà l'azione di contrasto al ddl Delrio con la ulteriore consapevolezza che anche le Regioni sono poco persuase della bontà della riforma.

U.S.B. ritiene che le politiche del lavoro, oggi in capo alle Province attraverso i suoi C.P.I., non possano essere svendute attraverso l’accreditamento di agenzie del lavoro sia esse afferenti alle OO.SS. che ai privati, ma debbano restare un servizio pubblico e trasparente.

Dalla concreta realizzazione delle operazioni di riordino istituzionale, dalla revisione dei comparti, dall'immobilismo contrattuale, dal riaccentramento delle funzioni di pregio e dal progressivo impoverimento delle autonomie locali e dei lavoratori del settore sta passando il disegno di uno Stato padrone, anziché amministratore.

USB  si frappone a questa trasformazione di sistema, ma occorre far crescere la dimensione di questo dissenso affinché la lotta continui.