SOUMAILA SACKO. UNO DI NOI

MANIFESTAZIONE A PADOVA DA PIAZZALE DELLA STAZIONE

SABATO 9 GIUGNO ALLE ORE 10

 

Padova -

 

La sera di sabato 2 giugno a Vibo Valentia è stato assassinato uno di noi, un lavoratore, un bracciante, un attivista sindacale dell'USB, un compagno che difendeva i diritti dei sui colleghi di lavoro, che lottava per migliorare le condizioni di vita delle migliaia di braccianti pagati pochi euro per ore di duro lavoro e costretti a vivere in tendopoli fatiscenti.
Si chiamava Soumaila Sacko, aveva 29 anni. Altri due braccianti che erano assieme a lui sono stati feriti dalla stessa mano assassina.
Sono decine se non centinaia i sindacalisti e gli attivisti politici uccisi dal dopoguerra ad oggi nel sud Italia dagli sgherri del padronato.
Ma dal momento che  Soumaila Sacko era un immigrato originario del Mali, un africano,  si è cercato prima di infangarne la memoria sostenendo che era stato ucciso durante un furto e poi di nascondere le vere responsabilità di questo assassinio attribuendolo ad una mente malata.
Noi ribadiamo con forza che quello di Soumaila Sacko è stato un assassinio padronale,  come quello Abd Elsalam Ahmed Eldanf, sindacalista USB ucciso nel settembre 2016 a Piacenza.

PER IL DIRITTO DI TUTTI AD UN LAVORO DIGNITOSO. PER IL DIRITTO DI TUTTI I LAVORATORI A VIVERE IN ABITAZIONI VERE E NON IN BARACCHE. CONTRO LA VIOLENZA PADRONALE.